mio commento: anche l’ultimo giorno ufficiale di questo Parlamento chiude con l’ennesima delusione, dopo le tante che ha perpetrato durante la legislatura praticamente terminata. La mancanza del numero legale fa fallire l’appuntamento don li Ius Soli. Vince ancora l’idea di divisione e di emarginazione che nel nostro paese continua a essere per troppe anime un must, alla faccia della carità cattolica che viene tranquillamente evitata dall’aula e non solo. L’inclusione non viene riconosciuta nemmeno in un momento così importante dell’anno. Momento che invece di unire viene snaturato malinconicamente da un razzismo strisciante. Mario Piromallo
Con il via libera alla manovra in Senato finisce di fatto la legislatura. Saltano due provvedimenti molto discussi. Al via la campagna elettorale
The end.
La diciassettesima legislatura è di fatto finita con il via libera che il Senato ha dato alla legge di bilancio. La manovra, già votata alla Camera, è infatti passata con 140 voti a favore e 94 contrari. All’appello mancano la legge sullo ius soli e quella sui vitalizi, per cui ormai non c’è più tempo.
Nell’ultima seduta prima della pausa natalizia è mancato il numero legale a Palazzo Madama e il Senato ha bruciato lo ius soli. Fissata la nuova seduta per martedì 9 gennaio. Il leghista Roberto Calderoli esulta: “Il ddl è naufragato. Colpito e affondato. Morto e sepolto”.
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fonte: Huffington Post