«Anche oggi, puntuale, arriva il tentativo governativo di celebrare il Jobs Act con i dati Istat. La realtà continua testardamente a contraddire la propaganda». Lo afferma Stefano Fassina di Sinistra Italiana.
«L’aumento di 252mila unita’ nel 2016 – prosegue l’esponente della sinistra – è di occupati, non di “posti di lavoro”. Ed e’ occupato, secondo la definizione Eurostat, chi “nella settimana della rilevazione ha svolto almeno un’ora di lavoro retribuito”. Centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze e ormai anche di padri e madri di famiglia che lavorano poche ore a settimana con i vouchers sono occupati, ma non hanno un posto di lavoro».
«Nel 2016, aumentano di 158mila gli occupati dipendenti permanenti: ma il Jobs Act non c’entra assolutamente nulla. Sono tutti ultracinquantenni bloccati al lavoro dalla Legge Fornero. Nella fascia di eta’ sotto ai 34 anni gli occupati diminuiscono di 68mila e aumenta la precarietà. Nella fascia che va dai 35 ai 49 anni invece c’e’ un’emorragia di occupati e posti di lavoro (-111mila) a causa anche della cancellazione dell’art 18. Il Governo – conclude Fassina – continua a raccontare favole. Poi gli italiani votano e arrivano le sorprese».
Lavoro – Istat, Stefano Fassina: Il governo continua a raccontare favoleWatch Full Movie Online Streaming Online and Download