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INCENDI: IL MORRONE BRUCIA ANCORA TRA LE POLEMICHE, SPENTI I ROGHI NEL PESCARESE
IL ”SUPER ELICOTTERO” ERICKSON IN AZIONE SOLO DOPO 8 GIORNI DI FUOCO;
ESPOSTO SINISTRA ITALIANA,”RITARDI E IRRESPONSABILE SCIOGLIMENTO FORESTALE”
da un cittadino che ha scritto su Facebook:
Sabato 19 agosto un devastante incendio è stato acceso sul monte Morrone, nei pressi di Sulmona (AQ), facente parte del Parco Nazionale della Majella, uno splendido parco in cui sono presenti numerose zone di riserva naturale integrale, con numerose specie protette sia animali che vegetali, frutto di decine e decine di anni di protezione e di ripopolamento. Un rogo che purtroppo è sfuggito dal controllo dei Vigili del fuoco, nonostante l‘ingente impegno nello spegnerlo. Né l’utilizzo di canadair, né di elicotteri ad oggi, sabato 26 agosto, sono riusciti a fermare le fiamme e, al momento, sono circa 900 gli ettari andati letteralmente in fumo. Migliaia gli animali arsi vivi, selvatici e non, come le mucche nei pascoli. Centinaia gli animali riversati nel centro abitato, come i lupi. Molti uomini e donne civili e umili cittadini, hanno agito come volontari, per cercare di limitare i danni; da ieri, tuttavia, vi è il divieto assoluto per i civili, di avvicinarsi alle zone interessate dall’incendio. Tutto questo disastro sta avvenendo nella totale indifferenza da parte dei maggiori tg e delle istituzioni nazionali, nonostante le richieste avanzate alle varie redazioni e nonostante gli appelli di aiuto delle nostre istituzioni locali. Vorrei, con questo messaggio, sensibilizzare l’Italia intera circa questo inferno che ci sta portando via quanto di più bello avevamo in questa zona. Vi chiedo di far girare in tutta Italia il mio messaggio amatoriale. Grazie da una semplice persona con il cuore a pezzi.
di Marco Signori
L’AQUILA – Brucia ancora, incessantemente e senza sosta da ormai nove giorni, il monte Morrone, in pieno Parco nazionale della Maiella, mentre divampano le polemiche per i ritardi nell’arrivo dei mezzi e per la mancata prevenzione.
Sull’area solo ieri è entrato in azione il “super elicottero” Erickson invocato da giorni, che ha la capacità di sganciare 10mila litri d’acqua a viaggio e sono in arrivo due canadair dalla Francia.
In Valle Peligna, intanto, ieri si sono aperti tre nuovi focolai di grandi dimensioni, nella fascia pedemontana che comprende i comuni di Prezza, Raiano e Cocullo, in quest’ultimo caso l’incendio si è scatenato da un autobus andato a fuoco sull’autostrada A25.
I vigili del fuoco, in provincia dell’Aquila, sono impegnati anche sulla collina di San Cosimo, a Prezza, dove secondo alcune fonti le fiamme sarebbero arrivate a lambire una vecchia polveriera militare, e a San Benedetto dei Marsi, Sante Marie e Marano dei Marsi, per roghi minori ma comunque impegnativi.
Brucia ancora il bosco di Poggio Cinolfo, a Carsoli, dove i carabinieri forestali hanno denunciato un anziano che, dando fuoco a delle sterpaglie dopo la ripulitura di un terreno, avrebbe provocato l’incendio.
Ad Anversa un altro incendio non sta dando tregua e minaccia di arrivare alle pale eoliche. Volontari e protezione civile di Anversa sono in partenza per Valle Cardo nel tentativo di fermare l’avanzata del fuoco verso Cocullo. Il fumo inoltre, sta interessando anche la confinante zona della Valle Subequana.
Ha svalicato in Abruzzo, intanto, l’incendio divampato mercoledì scorso sul monte Giano, che sovrasta Antrodoco (Rieti), raggiungendo – secondo quanto riferito dai vigili del fuoco dell’Aquila – l’Altopiano di Cascina, nel territorio comunale di Cagnano Amiterno (L’Aquila).
In provincia di Teramo, vigili del fuoco ancora impegnati nell’incendio di sterpaglie e boscaglia a Santo Stefano di Torricella Sicura (Teramo), dove le fiamme sono arrivate fino a circa 700 metri dall’Ostello di Monte Fanum, dove è attualmente allestito un centro di accoglienza per migranti. L’area interessata dal rogo ha superato i 10 ettari di superficie.
Spenti, nel frattempo, i roghi che ieri hanno interessato la provincia di Pescara, nella frazione di Cervarano di Castiglione a Casauria, proprio al confine del territorio comunale di Torre de’ Passeri, a Spoltore, non lontano dall’autostrada A14, e nelle zone di Alanno e Collecorvino.
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