mio commento: saranno mica le case fatte costruire in 3 mesi circa tanto pubblicizzate dall’allora premier? Comunque se non fossero quelle sarebbe un ulteriore conferma di come nel nostro paese è molto difficile assistere a situazioni che poi si possono rivelare positive. Tornando al premier che reggeva il governo in quel periodo, non fece alcuna fatica, nei giorni successivi al sisma, a tornare quasi giornalmente e opportunamente in visita alla città martoriata. Per poi sparire puntualmente quando la sua presenza lì non aveva più motivazioni o era di troppo! Oggi il centro storico di L’Aquila è ancora devastato e sono passati più di 4 anni dal disastro. Infatti la scossa principale si è verificata il 6 aprile 2009 alle ore 3.32. Con questo nuovo problema si evidenzia la bassa qualità della costruzione a cui è successo questo problema molto serio, (le altre costruzioni, credo dovranno essere controllate strutturalmente per avere la sicurezza che il problema non si presenti in altri casi) possiamo dire con enorme malincuore che oltre al danno strutturale e morale subito dalla Città e da i sui Cittadini subentra un beffa che dà un ulteriore mazzata alle speranze di ricostruzione della città!
Mario Piromallo
L’Aquila, addio balconi. Cialente vieta l’affaccio nelle New town
Il sopralluogo, effettuato nell’edificio di Cese di Preturo dove è crollato un balcone, ora sotto sequestro, ha evidenziato infiltrazioni d’acqua che hanno danneggiato la struttura del palazzo. Per precauzione, il primo cittadino ha emanato un’ordinanza valida in 22 piastre antisismiche realizzate dalla medesima impresa di costruzione
di PIERA MATTEUCCI
L’AQUILA – Ieri il crollo di un balcone in una delle palazzine del progetto C.A.S.E a Cese di Preturo (L’Aquila). Oggi la decisione del sindaco del capoluogo abruzzese, Massimo Cialente, di vietare, per precauzione, di affacciarsi dai balconi di 22 palazzine situate in altre new town costruite per ospitare i cittadini aquilani, rimasti senza casa dopo il terremoto del 6 aprile 2009. Il divieto riguarda tutti gli edifici realizzati dalla stessa impresa di costruzione, la ATI Iter/sle/Vitale.
L’Aquila, addio balconi. Cialente vieta l’affaccio nelle New townL’ordinanza del sindaco Massimo Cialente
L’AQUILA – Ieri il crollo di un balcone in una delle palazzine del progetto C.A.S.E a Cese di Preturo (L’Aquila). Oggi la decisione del sindaco del capoluogo abruzzese, Massimo Cialente, di vietare, per precauzione, di affacciarsi dai balconi di 22 palazzine situate in altre new town costruite per ospitare i cittadini aquilani, rimasti senza casa dopo il terremoto del 6 aprile 2009. Il divieto riguarda tutti gli edifici realizzati dalla stessa impresa di costruzione, la ATI Iter/sle/Vitale.
L’Aquila, crolla un balcone del progetto Case: tragedia sfiorata
Dopo un sopralluogo effettuato dal personale del Settore Ricostruzione Pubblica e Patrimonio e della polizia municipale, infatti, “è emerso che le cause che hanno generato il crollo del balcone – si legge nell’ordinanza – sono da attribuire alle infiltrazioni d’acqua in corrispondenza dell’attaccatura del balcone alla muratura verticale dell’edificio, che hanno portato al totale marcimento della struttura portante lignea del balcone”.
L’ordinanza del sindaco Massimo Cialente (pdf)
Vista la possibilità che incidenti simili possano verificarsi in altri appartamenti che presentano la stessa struttura e che sono stati realizzati con lo stesso materiale, il primo cittadino ha vietato “l’accesso ai balconi presenti nei rispettivi appartamenti assegnati – prosegue l’ordinanza -, nonché il transito e sosta nelle aree condominiali sottostanti i balconi” di 22 piastre di Arischia, Cese di Preturo, Coppito 2, Collebrincioni, e Sassa Nucleo industriale.
Balcone sotto sequestro.Intanto oggi il personale del comando provinciale e della sezione di polizia Giudiziaria del Corpo Forestale dell’Aquila ha sequestrato il balcone crollato ieri su quello del piano inferiore. Il pm ha disposto anche il sequestro della porzione esterna della facciata dell’edificio dove è avvenuto il crollo, per procedere agli accertamenti tecnici e verificare le cause. Il resto del palazzo resta non sequestrato e, quindi, abitabile, tranne ovviamente gli alloggi coinvolti nel crollo.
Nei prossimi giorni proseguiranno le indagini per risalire ad eventuali responsabilità penali legate alla realizzazione della struttura crollata e all’identificazione dei soggetti coinvolti. Ieri il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, aveva ipotizzato l’indagine giudiziaria annunciando che avrebbe portato le carte alla procura della Repubblica che, comunque, da quanto si è appreso, si è mossa di propria iniziativa.
fonte: la Repubblica
http://www.repubblica.it/cronaca/2014/09/03/news/l_aquila_addio_balconi_cialente_vieta_di_affacciarsi_nelle_new_town-94951292/?ref=HREC1-3