Allarme Codacons: dal 2007 sono crollati i consumi

mio commento: 80miliardi di euro? una cifra spaventosa e drammatica. Provate a pensare a quanti miliardi di lire corrispondono….una sproposito. Chi decide della vita dei cittadini è tenuto caldamente a pensare molto bene quali saranno le prossime prese di posizione. Non serve più fare boutade e dare in pasto all’opinione pubblica promesse impossibili da mantenere. La “politica” deve per forza di cose dare un segnale importante a questo che è il problema principale del nostro Paese. Segnale che dovrà dare un impulso positivo a una ripresa economica che per ora è solo una chimera. E nel frattempo la dignità di troppi cittadini viene meno. Mario Piromallo

L’allarme Codacons: dal 2007 persi 80 miliardi di consumi

Crolla la spesa degli italiani: gli acquisti sono calati di 3.300 euro annui a famiglia. Tra i settori più colpiti l’alimentare. Nello stesso periodo la disoccupazione è raddoppiata e il Paese si prepara a chiudere il terzo anno consecutivo in recessione. Censis: “Paura del futuro abbatte spesa e investimenti. Uno su tre teme di diventare povero”

MILANO – I consumi in Italia hanno fatto registrare un calo drammatico dal periodo pre-crisi ad oggi. Lo denuncia il Codacons secondo cui dal 2007 la spesa degli italiani è crollata di 80 miliardi, quasi il 5,3% del Pil. L’associazione dei consumatori sottolinea come ogni famiglia abbia ridotto, in sette anni, gli acquisto di oltre 3.300 euro l’anno con una contrazione pari a più di 1.300 euro procapite, neonati compresi. E d’altra parte l’Italia si appresta a chiudere il terzo anno consecutivo in recessione.

Tra i settori più colpiti dai tagli di spesa operati dalle famiglie ci sono i trasporti (-23%), abbigliamento e calzature (-17%), mobili per la casa ed elettrodomestici (-12%). La crisi però ha spinto gli italiani anche a ridurre i consumi primari, con gli acquisti di alimentari scesi dell’11,5%. D’altra parte la spesa si contrae perché nello stesso periodo è raddoppiato il numero dei disoccupati: se nel 2007 il tasso di disoccupazione registrato dall’Istat era di poco superiore al 6% (6,1%), oggi siamo al 12,6%. E i senza lavoro sono passati da 1.506.000 del 2007 ai 3.220.000 del 2014.

“Questi numeri danno la dimensione della gravissima crisi vissuta dal nostro paese – afferma il presidente Carlo Rienzi – Sono anni che gli allarmi sullo stato economico disastroso delle famiglie lanciati dal Codacons rimangono inascoltati dalle istituzioni. Il Governo in carica, con il bonus da 80 euro in busta paga, ha gettato solo una goccia nel mare, del tutto insufficiente a risollevare i bilanci familiari. Per tale motivo chiediamo un incontro urgente al premier Matteo Renzi, affinchè ascolti le nostre proposte per aumentare il potere d’acquisto delle famiglie e per rilanciare i consumi e salvare il commercio”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Censis secondo cui i timori per il futuro hanno abbattuto investimenti e consumi con gli italiani che negli anni della crisi hanno preferito tenere i soldi in contanti o fermi sui conti correnti, a disposizione per ogni evenienza. Il valore di contanti e depositi bancari è, infatti, aumentato di 234 miliardi di euro negli ultimi sette anni. Le consistenze sono passate dai 975 miliardi di euro del 2007 a una massa finanziaria di 1.209 miliardi nel marzo 2014, con un incremento del 9,2% in termini reali: “Gli italiani – dice il Censis – sono ormai l’azienda più liquida d’Italia, ma uno su tre teme di diventare povero”.

fonte: la Repubblica
http://www.repubblica.it/economia/2014/09/20/news/consumi_codacons-96224782/?ref=HREC1-8