La frequenza di acquisto è diminuita negli ultimi anni, passando da quasi 190 litri annui pro capite nel 2008 a meno di 180 nel 2013. I messaggi pubblicitari per incentivare le persone ad acquistare l’acqua in bottiglia sono sempre stati insistenti e spesso ingannevoli: l’ultimo caso è la censura di una pubblicità della Fonte Essenziale, marchio di proprietà Ferrarelle, che prometteva di purificare il fegato. Se nel 2013 la spesa media mensile per l’acqua in bottiglia era pari a 11,42 euro, nel 2008 è arrivata a 13,58 con un crollo, in 5 anni, pari al 15,9%. Eppure oltre una famiglia italiana su quattro non si fida a bere l’acqua di rubinetto. Una percentuale ancora molto alta anche se in deciso calo: dal 40,1% del 2002 si è passati al 28% del 2014.
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