di Angelo Gerosa
Il movimento di Grillo, sollecitato anche dai sondaggi che lo indicano, unanimemente e nettamente, come primo partito, sta elaborando il proprio programma di governo.
E le sorprese non mancano. In particolare in materia economica, al secondo punto del programma, si propone di affiancare all’euro una seconda “moneta”.
Intervistato da Bianca Berlinguer nella trasmissione “Pagina Bianca” il candidato premier Di Maio ha spiegato che tale “moneta” servirebbe allo stato per pagare interventi ed opere pubbliche al di fuori delle compatibilità imposte dall’Europa, e che, i soggetti che la riceveranno in pagamento, potranno a loro volta scambiarla con altri prodotti e servizi.
Una spiegazione molto poco chiara, in quanto rimane un mistero in quali termini circolerà tale “moneta” e cioè se sarà obbligatorio accettarla come mezzo di pagamento e chi ne determinerà il rapporto di cambio con l’euro.
E’ bene sapere che l’unico paese al mondo ove circolano due monete è Cuba: il “peso convertibile”, paragonabile al nostro euro, ed il “peso cubano” paragonabile alla moneta pentastellata.
A Cuba lo stato paga stipendi e pensioni in peso cubano, vende i prodotti di prima necessità in peso cubano, e vende i prodotti considerati di lusso (benzina, automobili, telefonia mobile, elettrodomestici ecc.) in peso convertibili.
Per intenderci: i cubani con la moneta povera che riescono a risparmiare acquisiscono, al cambio di 24 a 1, il peso convertibile con cui fanno acquisti di lusso.
E’ questo il sistema a doppia moneta che ha in mente il M5S?
Pare proprio il caso che si spieghi compiutamente il significato della proposta!