Pubblichiamo un articolo di cui non conosciamo l’autore e non troviamo traccia sul web. Richiama alla memoria un episodio del nazifascismo che ha perpetrato crimini vergognosi e ancora oggi è purtroppo ben presente e radicato in alcune parti del mondo e in personaggi che non si vergognano di nulla come l’attuale presidente del consiglio! Mario Piromallo
LA EDELWEISS E I PATRIOTI DI CARTONE
Mentre Giorgia Meloni si recava ad omaggiare Zelensky, facendo l’inchino agli americani, l’ex comico divenuto eroe di resistenza, compiva un gravissimo oltraggio all’Italia.
Nel totale silenzio dei media mondiali, totalmente asserviti alla narrazione anti-russa, il presidente ucraino, con un decreto, assegnava alla X Brigata d’Assalto da montagna delle Forze Armate ucraine (AFU), il nome di “Edelweiss”.
Se masticasse un po’ di storia la nostra presidente del consiglio ricorderebbe come questo nome rievoca un terribile fatto avvenuto sulle isole greche, ai danni dei soldati italiani che passò alla storia come “l’eccidio di Cephallonia”.
Il riferimento riguarda un episodio della seconda guerra mondiale, quando, alleati alla Germania, il 9 settembre del 1943, alla firma dell’Armistizio, la Wehrmacht tedesca ordinò il disarmo e l’invio in campi di prigionia di tutti quei militari italiani che non vollero continuare a servire la Germania.
Fu così che, decine di migliaia di soldati e ufficiali, vennero deportati nei campi di prigionia in Polonia, nelle città di Chelm, Biala Podlaska e Deblin, dove morirono in 22.600.
Esecuzioni di massa ebbero luogo anche nei Balcani, mentre oltre 17 mila furono fatti prigionieri.
L’azione più feroce avvenne sulle isole greche di Cephallonia e Kos, tra il 15 e il 26 settembre del 1943.
In seguito all’ordine di disarmo, gli italiani, non fidandosi delle garanzie dei nazisti tedeschi, si rifiutarono di deporre le armi, scatenando una violenta battaglia.
Fu proprio l’intervento della Edelweiss che, dopo aver preso il sopravvento e costretto alla resa i soldati italiani, si accanirono contro i prigionieri.
I più fortunati subirono la fucilazione, altri furono costretti a gettare i cadaveri dei loro commilitoni in mare, per poi essere sgozzati a loro volta.
I superstiti di questa carneficina vennero imbarcati verso i campi di concentramento, ma le imbarcazioni, dirottate in tratti di mare minati o direttamente silurate, affondarono facendoli annegare.
In pochissimi riuscirono a sopravvivere.
L’Edelweiss si distinse per la ferocia con cui riuscì a massacrare quasi cinquemila tra soldati e ufficiali del nostro esercito (alcune stime sono molto più alte).
Questo episodio passò alla storia come una delle più grandi esecuzioni di massa di prigionieri di guerra e fu anche uno dei più gravi crimini di cui si macchiò la Wehrmacht tedesca.
Forse la nostra presidente del consiglio, che ricordo amava definirsi PATRIOTA, non ricorda questa triste pagina di storia …
Oppure, chissà, i padroni americani gliel’hanno fatta inghiottire …
Ingenuamente, mi chiedo soltanto se la nostra “patriota”, nel momento in cui ha incontrato il leader ucraino, abbia almeno avuto l’ardire di soffiargli nell’orecchio: “sai Vlod, questa cosa della Hedelweiss te la potevi evitare, con tutte le armi e i soldi che ti stiamo inviando, perché così ci fai fare la figura dei PATRIOTI DI CARTONE …”
Vedi anche: https://www.politicamentecorretto.com/2023/02/24/la-divisione-nazista-edelweiss-rievoca-il-massacro-di-migliaia-di-nostri-soldati-che-non-possiamo-dimenticare/