La clandestinità non è più reato, Resta solo per i recidivi
L’immigrazione clandestina non sia più reato e torni a essere un illecito amministrativo. Ma mantenga valenza penale ogni violazione di provvedimenti amministrativi emessi in materia di immigrazione (come il fatto di rientrare in Italia una volta espulsi, ma anche l’obbligo di presentarsi in Questura). È questo il senso, di fatto, dell’emendamento del Governo al ddl sulla depenalizzazione e sulla messa alla prova, all’esame dell’Aula del Senato. Un testo che trova la sintesi fra le diverse posizioni che si sono registrate in maggioranza «Resta il testo base» e si specifica ciò che era contentuo nel secondo comma della norma. «Non è un passo indietro», ha detto in Aula il sottosegretario alla giustizia Cosimo Ferri.
PASSA L’EMENDAMENTO DEL GOVERNO
Via libera all’emendamento del governo che abroga il carattere penale del reato di immigrazione clandestina e lo trasforma in un illecito amministrativo. I sì sono stati 182, i no 16 e gli astenuti 7.
ECCO IL TESTO
«Abrogare, trasformandolo in illecito amministrativo, il reato previsto dall’articolo 10 bis del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n 286, conservando rilievo penale alle condotte di violazione dei provvedimenti amministrativi adottati in materia».
Dunque, chi entrerà nel nostro Paese clandestinamente per la prima volta, viene spiegato, non verrà sottoposto a procedimento penale ma sarà espulso. Se rientrasse commetterebbe reato.
fonte: l’Unità
http://www.unita.it/immigrazione/immigrazione-clandestina-stop-reato-solo-recidivi-espulsione-rientra-illecito-governo-emendamento-1.546562