IVA quanto ci costi?

L’aumento è arrivato e tocca la maggior parte dei beni di consumo. Dalla benzina ai profumi, dai tabacchi alla palestra, ecco tutti i rincari calcolati dalla Cgia di Mestre. Per ora si salvano pane, latte e uova, cinema, gelati e alberghi.
supermarket blur
Mentre i partiti al governo litigano, dal 1 ottobre è scattato l’aumento di un punto percentuale dell’imposta sul valore aggiunto che rende più pesanti i consumi. E secondo l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, il nostro Paese ci rimetterà due volte, perché a subirne di più le conseguenze sono i prodotti del Made in Italy.
Si salva la maggior parte del carrello del supermercato: il più dei prodotti alimentari, infatti, sono tassati con le aliquote Iva più basse, il che significa che non è previsto che aumenti il prezzo del filone del pane, della carne, del pesce, del latte e delle uova. Per continuare a leggere cliccare:
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