La politica litiga sull’aumento della tassa dal 21% al 22%. Intanto l’Italia perde ogni anno 36,1 miliardi per mancati incassi dell’Imposta sul valore aggiunto dovuti a frode, evasione fiscale o imprese insolventi. Un record in Europa. Lo denuncia uno studio che sarà presentato a Buxelles il 20 settembre.
Mentre la politica litiga sull’aumento dell’Iva dal 21% al 22%, con il Pdl che minaccia il Governo Letta di cadere, l’Italia perde 36,1 miliardi per mancati incassi dell’Imposta sul valore aggiunto dovuti a frode, evasione fiscale o imprese insolventi. Un record in Europa, certificato in uno studio che sarà presentato a Bruxelles venerdì 20 settembre, ma che il quotidiano francese Le Monde ha anticipato. Secondo la ricerca, il nostro Paese è quello che perde ogni anno più entrate per la mancata riscossione dell’Iva, seguita a distanza dalla Francia con 32,2 miliardi di mancati incassi e la Germania che perde 27 miliardi di euro, quasi 10 in meno rispetto al l’Italia. Meglio la Gran Bretagna con perdite per 19,5 miliardi, la Spagna che incassa 15,2 miliardi in meno e la Romania che perde 10, 3 miliardi di Iva…
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