Italia resta in deflazione

Italia resta in deflazione malgrado i rincari dei carburanti (+4,9%) e del carrello della spesa

Inflazione ferma a marzo: prezzi in calo dello 0,1%

A marzo si è registrata di nuovo una variazione annuale negativa, mentre su febbraio c’è stata una risalita dello 0,1%. I prezzi del carrello della spesa accelerano: aumenti dello 0,9% annuo, dal +0,7% di febbraio. Forte aumento per benzina e gasolio: +4,9% mensile

MILANO – Lieve recupero dei prezzi su base mensile a marzo, ma resta la deflazione nel raffronto annuale: secondo i dati dell’Istat, a marzo si è registrato un -0,1% dei prezzi rispetto allo stesso mese del 2014 e una risalita dello 0,1% su febbraio. L’inflazione di fondo, al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, scende a +0,4% (da +0,6% di febbraio). Anche a livello europeo non si registrano grandi variazioni: il tasso di inflazione annuale di marzo resta in territorio negativo, nell’Eurozona, ma in leggera risalita. Secondo la stima flash di Eurostat è a -0,1%, quando a febbraio era a -0,3%.

Tornando in Italia, l’Istat spiega che la stabilità della flessione su base annua dell’indice generale è la sintesi “da un lato del ridimensionamento del calo tendenziale dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-9,0%, da -12,8% del mese precedente), dall’altro del rallentamento della crescita su base annua dei prezzi dei servizi, con particolare riguardo a quelli relativi ai Trasporti (+0,6%, da +1,4% di febbraio)”.

Nel cosiddetto carrello della spesa, gli italiani hanno trovato un rincaro annuo in accelerazione: “I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,1% rispetto a febbraio e crescono dello 0,9% su base annua (da +0,7% del mese precedente)”. I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto – per effetto soprattutto dei rialzi dei carburanti – aumentano dello 0,4% in termini congiunturali e fanno registrare un tasso tendenziale nullo (era -0,5% il mese precedente). Aumenti significativi per i prezzi dei carburanti: secondo le stime provvisorie dell’istat, il prezzo della benzina è aumentato del 4,9% su base mensile così come quello del gasolio per mezzi di trasporto. Su base annua, invece, si attenua il calo dei prezzi. Per la benzina la discesa è stata dell’8,5%, meno ampia di quattro punti percentuali rispetto a quella rilevata a febbraio (-12,5%). Stesso discorso per il gasolio: decisa attenuazione della flessione, da -14,3% di febbraio a -9,9%.

Il rialzo mensile dell’indice generale è da ascrivere principalmente all’aumento dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+3,9%), per effetto dei marcati rialzi dei carburanti; a contenere l’aumento è la diminuzione – influenzata da fattori stagionali – dei prezzi dei Vegetali freschi (-3,2%). L’inflazione acquisita per il 2015 è pari a -0,1% (era -0,2% a febbraio). Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta del 2,0% su base mensile mentre diminuisce dello 0,1% su base annua, dopo la lieve ripresa rilevata a febbraio (+0,1%). Il rialzo congiunturale è in larga parte dovuto alla fine dei saldi invernali, di cui il NIC non tiene conto.

A livello europeo, resta in territorio negativo ma risale il tasso di inflazione annuale nell’Eurozona di marzo: secondo la stima flash di Eurostat è a -0,1% quando a febbraio era a -0,3%.

fonte: la Repubblica
http://www.repubblica.it/economia/2015/03/31/news/inflazione_ferma_a_marzo_prezzi_in_calo_dello_0_1_-110887967/?ref=HRER2-1