(tratto dall’articolo “Il suicidio politico del M5s in tre sole mosse” scritto da Curzio maltese su www.huffingtonpost.it).
E’ un grandioso paradosso come il Movimento 5 Stelle, giunto al potere, stia seguendo le orme e perfino lo stile dell’odiato nemico, il Pd di Renzi. Una strategia nota come “suicidio politico in tre sole mosse”. Prima mossa, raccogliere un enorme consenso popolare sbandierando temi sociali, la rottamazione delle classi dirigenti, la giustizia sociale, la lotta alla povertà.
Seconda mossa, conquistato il potere ecco la Grande Svolta a Destra, dalla solidarietà al darwinismo sociale: recupero di vecchi arnesi di classe dirigente di destra (Savona, Moavero Milanesi, Tria e così via), un premier che pare la versione provinciale di Mario Monti, politiche securitarie, la riverenza per i nuovi oligarchi, da Trump a Macron, la lotta alla povertà riconvertita in guerra ai poveri.
Il tutto benedetto e rivendicato con orgoglio da un giovane leader affamato di potere, Luigi Di Maio, per il quale l’importante è andare a comandare, presto, comunque e con chiunque, rinunciando da subito a qualsiasi velleità progressista. Poi si potrà sempre rivendersi come cambiamento uno spregiudicato e famelico spoil system. Anche qui, ci ricorda qualcuno?
La terza mossa sarà il suicidio elettorale, che s’intravvede già ora, in piena luna di miele con l’elettorato, nel tracollo di voti a destra in favore dell’originale (Salvini) e a sinistra verso l’astensionismo, almeno per ora.
https://www.huffingtonpost.it/curzio-maltese/il-suicidio-politico-del-m5s-in-tre-sole-mosse_a_23457155/