Ferruccio nel suo nuovo libro spara un missile: la bionda ragazza avrebbe chiesto a un famoso banchiere di comprare l’Etruria.
La storia appare poco credibile. Perché rivolgersi a Unicredit, banca nei guai profondi, e a un amministratore delegato che da lì a non molto sarebbe stato cacciato proprio per via dei pessimi risultati?
E infatti il missile si sgonfia nel giro di poche ore: Boschi, convoca un paio di avvocati di grido e De Bortoli fa marcia indietro e dice che Maria Elena si è interessata alle sorti dell’Etruria, come è giusto che faccia un deputato per quello che accade nel suo collegio.
Ma ci sono i soliti cacciatori di mulini a vento. I grillini, con in testa i due Sancho Panza, Dibba e Di Maio, chiedono subito le dimissioni di Maria Elena e quasi per forza d’inerzia ai grillini si aggiungono Speranza e Bersani.
Stupisce che persone dotate di una certa esperienza si comportino così da sprovvedute. Ma c’è una spiegazione. A loro di Banca Etruria, de Bortoli e della stessa Maria Elena, non importa nulla. Quello che vogliono è la testa di Renzi.
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