Italia: il ministro della paura

Lo spargitore di paure ed odio (in questa nostra assurda nazione ministro dell’Interno) “La Lega ed il suo leader ci descrivono quotidianamente un’Italia sotto l’invasione di un altro popolo quando invece tutti gli indicatori ci dicono che i numeri degli sbarchi sono diminuiti e simili a quelli di altri paesi europei. Per inoculare questo sentimento è stata impostata una propaganda che descrive il fenomeno delle migrazioni come un’invasione di massa pianificata da alcune organizzazioni internazionali per destabilizzare l’Italia.” (www.huffingtonpost.it9)
“Non si può essere distratti quando un ministro dice: venitemi a prendere e poi vedrete cosa la gente fa” (L’Espresso n. 37/2018, pagg. 84./.89, Carlo Lucarelli “Non abbiamo più scuse”)
“La guerra di Matteo Salvini all’immigrazione sovverte protocolli, leggi e convenzioni internazionali. Un ministro, insomma, che travalica i confini della legalità.” (L’Espresso n. 37/2018, pagg. 34-35, Parla la presidente del Tribunale dei minori di Catania «Illegale trattenere i più vulnerabili»)
“Il presidente dell’Anm, il moderato Francesco Minisci di Unicost, nella sua relazione introduce il tema della legittima difesa, e ribadisce quella che è sempre stata la linea della magistratura associata: non c’è bisogno di una nuova legge, anzi i correttivi per i quali spinge soprattutto la Lega «possono essere molto rischiosi». Immediatamente Salvini arma il tweet: «Il sindacato dei magistrati ha attaccato le proposte di legge della Lega sulla legittima difesa perché inutili e rischiose. Invasione di campo? Tutto normale? Io tiro dritto, la difesa è sempre legittima».” (Andrea Fabozzi, ilmanifesto.it)
«”Salvini usa metodi e toni dei fascisti degli anni Trenta”. Lo afferma il ministro degli esteri e dell’Immigrazione lussemburghese Jean Asselborn dopo che venerdì sera Matteo Salvini ha postato sui social il video del botta e risposta tra i due sui migranti: lo scontro è avvenuto nel corso dell’incontro dei ministri dell’Interno Ue a Vienna. Il video – risponde Asselborn al portale online del settimanale tedesco – è stato registrato a sua insaputa. “Se vengono ripresi incontri di ministri Ue oppure addirittura di capi di governo e di stato, allora non ci potrà mai più essere un dibattito franco”, aggiunge. Non era mai successo prima d’ora. E riprendere di nascosto, senza avvertire le persone interessate, è un reato sia in Germania che in Austria, fa notare il settimanale.» (www.repubblica.it)
«Dure sono le considerazioni di Giuseppe Cassini, già ambasciatore a Beirut. “Ciò che è avvenuto a Vienna – dice ad HuffPost – è completamente fuori dalla norma diplomatica, fuori dalle regole di lealtà reciproca su cose che non possono essere messe su un video. Questa è una modalità di comunicazione praticata in particolare dai Cinque Stelle, ma in diplomazia, o per quanto riguarda riunioni internazionali, è qualcosa di inconcepibile, mai visto prima. Nella mia lunga esperienza in diplomazia, non mi ricordo un precedente del genere”.» (www.huffingtonpost.it)
“Il panorama politico del Vecchio Continente è sconvolto dall’ascesa dei sovranisti e l’Italia è la locomotiva del fronte. Che ora punta a conquistare le istituzioni di Bruxelles alla prossima tornata elettorale” (http://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2018/07/12/news/segnatevi-questa-data-26-maggio-2019-potrebbe-essere-il-giorno-della-morte-dell-europa-1.324854). Se la Ue muore alle prossime elezioni europee, Salvini può rivelarsi a capo del Gruppo di Visegrad (che può avere tutto l’interesse a “pomparlo” in quella direzione).
C’è che tutti i giorni registriamo aggressioni fasciste e naziste in tutto il Paese.
C’è che chi ha giurato sulla Costituzione per governare il paese tace, ma molte volte addirittura incoraggia i violenti.
C’è che ancora ieri sera a Milano è stato devastato un luogo di condivisione e cultura.
C’è che adesso basta!
(Ci sono delle anime semplici che pensano: “Se non parli di Salvini, Salvini sparisce.”).