Si chiamava Inam, Istituto nazionale per l’assicurazione contro le malattie, e fino agli anni Settanta è stato il più importante ente mutualistico d’Italia. Chiunque lavorasse
ci versava una fetta del proprio stipendio per garantire le cure a tutta la famiglia. E chi non lavorava, se si ammalava finiva sul lastrico. Poi è arrivato il Servizio sanitario nazionale,
che nel 1978 ha spazzato via le mutue e azzerato le disuguaglianze fra ricchi e poveri. Oggi, sotto l’accattivante inglesismo del “second welfare”, le mutue sono tornate in auge, prendendo le sembianze di casse, polizze sanitarie e fondi di previdenza integrativa!