di Angelo Gerosa.
Il titolo dell’evento (la prima cosa bella) e le parole dell’appello che parlano di “libertà, europa, democrazia, diritti, innovazione, inclusione, cultura, cittadinanza, saperi, dignità del lavoro, reddito, qualità della vita, ambiente ecc.” sembrano confermare la natura del progetto nei termini di rete di persone, con tessera di partiti diversi o senza appartenenza, uniti dal voler ridare vita al centro sinistra e con l’obbiettivo “di una politica che torna ad appassionarsi alle persone. E viceversa”. Con Giuliano Pisapia nel ruolo di padre nobile e adesioni, rigorosamente on line, al manifesto dei valori e non al soggetto politico.
Numerosissime le adesioni ma, per la verità, anche i detrattori che parlano di “mera suggestione” predicata da un “testimonial” che ricorda alcuni messaggi pubblicitari e adesioni simili ai “mi piace” dei social.
Chi pro, chi contro, sono in molti a parlare di questa idea, che, forse, l’undici marzo si farà conoscere meglio.

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