di Angelo Gerosa.
I sondaggi elettorali, sempre più spesso, non sono in grado di prevedere il voto reale, e il lavoro dei sondaggisti si è fatto più complicato.
Il sito sondaggibidimedia.com pubblica una ricerca, effettuata da Lorien, che, oltre alle intenzioni di voto, stima i bacini elettorali.
Per definire il bacino elettorale Lorien somma, ai “voti sicuri”, i “voti possibili”, intendendo per tali quelli di chi, pur non avendo certezze, dichiara di prendere in considerazione il voto a quel partito.
La % totale dei bacini elettorali supera il 100, in quanto vi sono elettori che prendono in considerazione il voto per più di un partito.
Il voto “possibile” ha grande significato politico, in quanto misura la simpatia che un partito riesce a conquistarsi al di fuori dei suoi “fans”, cioè da quello che una volta si definiva “zoccolo duro”.
Il risultato della ricerca svolta da Lorien è, per certi versi, sorprendente, in quanto vi sono partiti con un bacino elettorale ben più ampio della propria base elettorale: la Lega è al 41% (11% in più delle intenzioni di voto), il M5S al 37,5% (+ 9%), Forza Italia al 20% ( + 9%) e Fratelli d’Italia al 16% (+ 13%).
Viceversa il bacino elettorale del PD viene stimato al 19%, poco più del proprio elettorato (17%).
Risultati migliori per LEU, il cui bacino elettorale, pari al 8,5%, supererebbe del 6% il proprio elettorato, dato forse ancora più significativo se fosse unito a quello di PAP, di cui Lorien stima l’intenzione di voto (2,2%) ma non il bacino elettorale.
Pur considerando che alcuni bacini elettorali si sovrappongono, ad esempio quello della Meloni con quelli di Salvini e Berlusconi, appare sorprendente quanto il bacino in cui nuota il PD si sia incredibilmente prosciugato.