L’emergenza richiede che dopo Gheddafi torni la legalità politica in Libia e il Califfato venga sconfitto militarmente. Il terrorismo resterà più a lungo ma non aspirerà più ad essere anche una potenza politica e militare. A questo punto ci vuole dunque un intervento del Consiglio di Sicurezza del’Onu, cioè dei suoi cinque membri permanenti: Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia. Gli ultimi due contano poco. I primi tre moltissimo. Un loro intervento, con l’appoggio locale di Tunisia, Algeria e Marocco, sarebbe decisivo. Se questo accordo ci sarà, un solo governo libico e la sua Banca centrale potrebbero ricostruire il Paese e predisporre un’accoglienza degli africani in cerca di imbarcarsi per l’Europa, via Italia. E spetterebbe all’Europa distribuire l’accoglienza con l’appoggio dell’Onu e delle Autorità europee. Naturalmente un coinvolgimento di Putin comporta una soluzione, che sia pacifica ed equa, della crisi ucraina. È difficile ma altra soluzione non c’è. Questo comporta anche un passo avanti dell’Europa verso una sua Federazione. Le cose si tengono.