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“Vi imploro, distruggete completamente lo stato islamico”: l’intervento al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di Nadia Murad Basee Taha, una giovane irachena della minoranza yazida, sta commovendo il mondo. La ragazza è stata per tre mesi nelle mani dei jihadisti come “bottino di guerra”, e ha raccontato la sua esperienza, fatta di violenze e umiliazioni, all’Onu. Nadia è stata condotta in pullman in una delle roccaforti dello stato islamico, Mosul, insieme ad altre centinaia di donne e bambini. “Scambiati come regali”, ha raccontato Nadia davanti ai 15 membri del Consiglio di sicurezza, visibilmente toccati dalle sue parole. “Mi hanno violentata fino a quando sono svenuta”. La ragazza è finalmente riuscita a fuggire, ora vive in Germania

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