ipotesi delitto Biagi: omicidio per omissione

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Delitto Biagi in carte Scajola – Ipotesi: omicidio per omissione

«Omicidio per omissione». E’ questa l’accusa su cui sta indagando la procura di Bologna, che ha riaperto le indagini sulla mancata scorta al giuslavorista Marco Biagi ucciso dalle Br.

Secondo quanto emerso, infatti, l’ex ministro sapeva che Biagi era in pericolo. Sapeva che poteva essere nel mirino dei terroristi. Ma nonostante questo gli negò la scorta. Nelle carte sequestrate si parla dei rischi che Biagi correva.

BOLOGNA |
La procura riapre l’inchiesta sulla mancata scorta a Marco Biagi

L’ultima atroce verità è quella che emergerebbe dai documenti sequestrati lo scorso luglio a casa di Luciano Zocchi, ai tempi capo della segreteria di Scajola, dalla guardia di finanza. In quelle carte, infatti, ci sarebbe anche un’informativa da lui stesso vistata all’interno della quale venivano riportate le minacche che Biagi stava ricevendo. Un fatto, questo, che smentirebbe quanto sempre sostenuto dall’ex ministro sul fatto di non essere stato informato. Nel dettaglio, secondo quanto ricostruito, a chiedere l’intervento del ministro fu un politico vicino al giuslavorista ma quella richiesta cadde nel vuoto.

Quelle carte, ora, sono state trasferite alla procura di Bologna che solo qualche giorno addietro aveva deciso di riaprire l’inchiesta sulla mancata scorta. E anche da quei documenti è arrivata l’ipotesi di reato su cui il pm Antonello Guastapane vuole ora fare totale chiarezza.

Scajola era stato informato direttamente del pericolo che stava correndo il collaboratore del ministero del Lavoro Marco Biagi, ucciso la sera del 19 marzo 2002 dalle Nuove Br. Lo confermerebbero degli appunti vidimati dall’ex titolare del Viminale. E’ questo il dettaglio, emerso tra le carte sequestrate dalla Guardia di Finanza, che avrebbe convinto il sostituto procuratore di Bologna, Antonello Gustapane, a riaprire il fascicolo – questa volta solo conoscitivo. La procura bolognese non conferma né smentisce la riapertura dell’indagine, mentre la difesa di Marina Orlandi, vedova Biagi, conferma che al momento non è stata interpellata: «Orlandi è disponibile nel caso venisse chiamata – ha detto l’avvocato Guido Magnisi – ma non posso commentare per mancanza di elementi».

fonte: l’Unità

http://www.unita.it/italia/scajola-scorta-biagi-archivio-segreto-guardia-finanza-mafia-matacena-rizzo-carte-dossier-br-omicidio-1.570376