L’adesione alla Assemblea del 8 settembre a Roma ed alla manifestazione del 5 ottobre in difesa della dell’art. 138 della Costituzione che il governo vuole manomettere. Un giudizio inesorabile verso un governo che rappresenta l’aggravamento e non la soluzione del problema.
Parole dure contro la destra che pretende di poter violare il principio dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, ma anche contro il PD che prigioniero di un politicismo estenuante rischia di seguire il PASOK greco nella deriva verso l’insignificanza
Un PD da cui SEL non è mai stata così lontana ma con cui si deve mantenere un dialogo, aperto a tutte le forze parlamentari disposte a confrontarsi su un programma di governo snello e di cambiamento che porti poi il paese alle urne.
Una chiara apertura al M5S a cui non può essere data la colpa delle larghe intese, una colpa che è tutta dei 101 parlamentari PD che affossando Prodi sancirono l’apertura al PDL.
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