mio commento: non sono per niente sorpreso per questo contrattempo! Mario Piromallo
L’ex direttore generale dell’istituto per anziani “Brignole” Michela Costa pensava già alla pensione invece è andata ad insegnare Geografia economica all’istituto tecnico Einaudi di Sampierdarena.
Quella lettera di assunzione, che nel 1990, a 30 anni di età, le avrebbe potuto cambiare la vita, l’ha attesa per un po’ di anni, dopo aver fatto il concorso come insegnante nella scuola di Stato. Come tanti giovani che tentano di entrare nell’impenetrabile mondo del lavoro. Poi, perduta ogni speranza, si era data ad altro. Un lavoro completamente diverso, fatto di conti e di “mediazione”, una carriera aperta, fino a raggiungere l’ultimo gradino di direttore generale. Dopo 23 anni, invece, è arrivato l’inatteso telegramma, inviato dalla Direzione Scolastica Regionale della Liguria, con il quale “si comunica che dovrà prendere servizio entro… ed è stata immessa in ruolo”. Pure il ruolo ci voleva.
“Mi hanno chiamata quattro giorni prima dell’inizio dell’anno scolastico”, racconta Michela Costa, direttore generale dell’Istituto Emanuele Brignole dal 2003 al 2008, quando la struttura socio-sanitaria fu commissariata e “decapitata”. “Unica dirigente ad esserne uscita non inquisita “, precisa, con vanto.
Nel 2010 Michela Costa è stata nel consiglio di amministrazione di Aster. Prima ancora, dal 2001 al 2003, nel consiglio di indirizzo della Fondazione Carige. E ancora più indietro negli anni, presidente del consiglio di amministrazione e direttore di Coseno, società per i servizi integrati di consulenza.
Già, lei che a metà degli Anni Ottanta esce dall’università di Genova e poi passa dalla scuola di specializzazione di Pisa. Adesso, dai più alti gradini manageriali “retrocede” su una cattedra di Geografia Economica dell’istituto tecnico Einaudi-Casaregis di Sampierdarena.
Aveva fatto il concorso regionale nel ’90. Il penultimo concorso a cattedra in Liguria. Aveva finito le prove (scritte ed orali) nel ’92 e le aveva superate entrambe, ma il numero di posti disponibili era nettamente inferiore a quello dei vincitori. Non era stata immessa in ruolo, tantomeno chiamata ad insegnare, anche per una sola supplenza.
Di quel concorso non aveva saputo più nulla. “Dopo poco tempo avevo iniziato un altro percorso professionale”, ricorda. Sempre in corsa, tra un impegno di lavoro e la famiglia. Quando la lettera di assunzione è arrivata, Michela lavorava come direttore di distretto sociale al comune di Chiavari, anche se con un contratto a tempo determinato, a scadenza. “Ero già sintonizzata a pensare alla pensione, invece è arrivata la proposta di assunzione – racconta – ci ho pensato un attimo e mi sono detta, ma sì, mettiamoci di nuovo in gioco”.
L’ex direttrice generale dell’istituto per anziani più grande di Genova si è lasciata alle spalle carriera e tavoli ovali, riunioni ripetute, ordini del giorno a raffica, diplomazia, concertazione, politichese e sindacalese. Il suo profilo Linkedin vanta la “Direzione e Gestione di Organizzazioni Sanitarie e Sociosanitarie”, ma adesso è salita (scesa?) in cattedra ed ogni giorno entra nell’arena, in una classe con 25 alunni, ai quali deve spiegare, rendere conto. Senza diplomazia e senza politichese.
Per soli 1400 euro netti al mese. “Da direttore di distretto sanitario guadagnavo già la metà di quanto guadagnassi al Brignole, adesso, da insegnante, la mia busta paga si è ridotta di un quarto – assicura lei – ma mi accontento. In cambio, sono molto più rilassata”.
fonte: La Repubblica
http://genova.repubblica.it/cronaca/2013/12/09/news/insegnante_assunta_23_anni_dopo_il_concorso-73093750/?ref=HREC1-20