Inps: cresce lʼuso dei voucher e volano i licenziamenti disciplinari a +27%. Scotto: dati dicono voucher non eccezione ma regola
Prosegue senza sosta la crescita dei voucher. Secondo i nuovi dati diffusi dall’Inps, nei primi 10 mesi dell’anno sono stati venduti 121,5 milioni di buoni destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento, rispetto ai primi dieci mesi del 2015, pari al 32,3%.
E mentre esplode l’uso dei voucher, crescono i licenziamenti, che nei primi dieci mesi dell’anno sono cresciuti del 3,4%, arrivando a quota 506.938 contro i 490.039 dello stesso periodo del 2015, ed è boom per i licenziamenti disciplinari, passati da 47.728 a 60.817 per un aumento del 27,4%. I dati sono riportati nell’Osservatorio sul precariato dell’Inps, ma ancora non è evidente il collegamento, con l’introduzione del contratto a tutele crescenti. Nello stesso periodo, le dimissioni sono passate da 762.517 a 658.666, cioè il 13,6% in meno: una diminuzione legata probabilmente anche al fenomeno dei ritiri online.
Tra gennaio e ottobre le assunzioni complessive dei datori di lavoro privati sono risultate pari a 4.833.000, 347mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2015 (-6,7%), sempre secondo l’Osservatorio sul precariato, secondo cui il rallentamento delle assunzioni ha riguardato principalmente i contratti a tempo indterminato: 492mila in meno (-32%) rispetto ai primi dieci mesi del 2015. Un calo che, sottolinea ancora l’Istituto, va considerato in relazione al forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato del 2015, quando si poteva beneficiare dell’abbattimento integrale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un periodo di tre anni. Stesse considerazioni per la contrazione del flusso di trasformazioni a tempo indeterminato (-34,1%).
«L’enorme numero dei voucher venduti dimostra come una forma di pagamento per lavori stagionali o occasionali si è trasformata in sostituzione di lavoro dipendente con lavoro precario. I dati dell’Osservatorio del precariato dell’Inps sull’utilizzo dei voucher sono impressionanti. Una vera e propria piaga che colpisce prevalentemente i giovani. I voucher sono il caporalato 2.0 e per questo vanno aboliti». Lo afferma il capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana Arturo Scotto.
«I voucher dovevano essere l’eccezione e non la regola come sono diventati, continua Scotto. Su questo strumento non ci possono essere interventi correttivi o migliorativi: l’unica soluzione e’ l’abolizione. Abolizione che dovrebbe fare il Parlamento. In caso contrario saranno gli italiani a cancellarli con il voto ai referendum sociali promossi dalla Cgil», conclude Scotto.
fonte: Sinistra Italiana