Sesto-Cinisello: Tiziana, morta a causa del guardrail

mio commento: in ricordo di una grande amica che ha da sempre frequentato persone che abitano nella nostra città. Sono coinvolto personalmente per quanto successo a Tiziana. Mario Piromallo

Incidente in tangenziale a Milano, si indaga per omicidio colposo: "Tiziana morta a causa del guardrail"
L’incidente mortale che è costato la vita alla donna 

Incidente in tangenziale a Milano, si indaga per omicidio colposo: “Tiziana morta a causa del guardrail”

Tiziana Mangano ha perso la vita in un incidente il 3 febbraio scorso: la sua Cinquecento all’uscita da una curva è finita incastrata sotto al guardrail all’altezza di Rogoredo. Il fratello: “Era già danneggiato, la strada lasciata senza manutenzione”

di SIMONE BIANCHIN

Il 3 febbraio scorso, Tiziana Mangano, 30 anni, di Cinisello Balsamo, è morta dopo essere rimasta incastrata con la sua Cinquecento sotto il doppio guardrail centrale della tangenziale est, all’altezza di Rogoredo. Un guardrail che adesso è stato sequestrato ed è al centro di un’inchiesta della magistratura, aperta dal pubblico ministero Sergio Spadaro, che dovrà accertare se è stato la causa della morte di Tiziana. Roberto Mangano, 34 anni, impiegato, residente a Cesano Maderno, è il fratello della ragazza.

A che punto è arrivata l’inchiesta?
“L’ipotesi di reato è omicidio colposo e l’inchiesta è stata aperta al momento contro ignoti, ma non si esclude che nel giro di pochi giorni questo ‘contro ignoti’ possa essere chiamato in un altro modo, ovviamente non si intende una persona fisica”.

Il pm ha chiesto l’autopsia col medico legale, perché?
“Perché vuole chiarire la causa della morte di mia sorella. Che è stata uccisa dal guardrail: la prima cosa che ci hanno detto al pronto soccorso dell’Humanitas di Rozzano è stata che un segmento di guardrail è entrato nell’abitacolo dal finestrino del passeggero, raggiungendola al posto di guida e colpendola al fianco destro”.

Si può escludere che Tiziana stesse usando il telefono mentre guidava?
“Il suo cellulare, che è stato sequestrato, era appoggiato sul portaoggetti del cruscotto. Ho chiesto a tutti i suoi amici, nessuno era in contatto con lei al telefono in quei momenti. Ma anche se fosse stato, in auto usava il Bluetooth. Non avrebbe mai guidato parlando con il telefono in mano”.

Lei cosa crede che sia accaduto?
“Io so quello che dice l’automobilista che si trovava dietro a mia sorella. Ha visto la Cinquecento, che non andava troppo veloce, sbandare e fare due testacoda prima di finire contro il guardrail già a pezzi. Se fosse stato a posto, Tiziana sarebbe uscita dalla macchina con le sue gambe e avrebbe semplicemente chiamato il carro attrezzi”.

Come ha saputo dell’incidente?
“Non vedendola arrivare al lavoro i colleghi di Tiziana hanno provato a chiamarla alle 14,25. Il telefono squillava e dopo pochi minuti è risultato spento. Hanno avvertito nostra sorella Sonia. Dopo aver verificato che non era in casa abbiamo telefonato al 118, che ci ha comunicato che aveva avuto un incidente e che si trovava all’Humanitas di Rozzano. Sono andato là e ho trovato nel suo portafogli un rosario e un’immagine della Madonna. Ora il conforto lo troviamo nella vicinanza dei suoi amici e colleghi”.

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fonte: La Repubblica