A metà degli anni novanta del secolo scorso la chiusura della Falck provocò un problema sociale con migliaia di lavoratori da ricollocare.
La strada che percorremmo come amministratori della città fu quella di unirci alle organizzazione sindacali per coinvolgere il parlamento al fine di condizionare l’elargizione degli incentivi comunitari alla chiusura degli impianti alla definitiva soluzione del problema occupazionale.
Una strategia che si dimostrò vincente grazie all’attenzione che riscontrammo in molti parlamentari.
Grande fu il merito in particolare di Umberto Carpi, il docente universitario di Letteratura italiana, grande appassionato di Montale, che da Presidente della Commissione Industria del Senato si mise a nostra disposizione convocando sedute congiunte con la Commissione lavoro, organizzando l’audizione degli amministratori locali, mantenendo i contatti con il governo e con le autorità comunitarie, riunendosi periodicamente con il compagno di partito Leonardo Caponi che presiedeva la Commissione Industria della Camera.
Umberto Carpi ci ha lasciato.
Il sito di SEL riporta il ricordo scritto dal deputato Francesco Ferrara.
A me piace ricordare l’uomo sorridente e cordiale che tra una riunione e l’altra spiegava quanto gli mancavano i ragazzi della sua Università pisana.
Angelo Gerosa