In onere a un maestro: Elio Giovannini
Apprendo da repubblica della morte di Elio Giovannini; sono entrato nel sindacato, alla Ibm di Vinercate, nel 1970 e mi hanno guidato nella mia ricerca Vittorio Foa, Elio Giovannini, Gastone Sclavi e Tonino Lettieri.
Da loro ho imparato a fare sindacato, a battersi anche controcorrente e ad essere parte di un collettivo, la Cgil, nella perenne ricerca unitaria.
Ciao Elio e grazie.
Da repubblica: Addio a Elio Giovannini, sindacalista, politico, anticipatore del salario di cittadinanza, amico di Vittorio Foa e Carlo Bensi, come lui, nella Cgil, il sindacato italiano più rappresentativo. Si è spento alle 12.45 di oggi, 26 giugno, assistito dalla moglie Silvana e dai figli Roberto, giornalista, Fabio, archeologo e insegnante, e Bianca, cantautrice, nella sua casa in Santa Croce in Gerusalemme. Da tempo non poteva più dedicarsi, come amava fare, alla lettura dei libri di storia scovati quotidianamente nella nutritissima biblioteca di famiglia.Il suo impegno, come quello dei suoi compagni di battaglie politiche e di vita, comincia con il Partito socialista, qua e là, in giro per l’Italia. Poi – è il 1964 – con la scissione, Giovannini, insieme con altri, passa al Psiup, Partito socialista italiano di Unità proletaria.
Intanto, la Fiom, la federazione dei metalmeccanici della Cgil, diventa il fulcro della sua attività politico-sindacale. Da qui Giovannini scruta i cambiamenti sociali dell’Italia uscita dal boom economico. È, nel 1969, tra i leader dei metalmeccanici, protagonisti dell’autunno caldo. Nel 1973 entra nella segreteria nazionale della Cgil dove, con Luciano Lama e Agostino Marianetti, rimarrà per dieci anni, fino alla sua elezione alla Camera dei deputati con la Sinistra indipendente.Conclusa l’esperienza parlamentare, nel 1987, Giovannini rientra in Cgil per dirigere l’Ires, Istituto di ricerca economica e sociale.Originario di Roma, Giovannini è stato un grande camminatore. Nel senso letterale. E in quello trasposto: “Non ha mai smesso di marciare per i diritti degli ultimi”, ricordano Vittoria Gallina e Tonino Lettieri, compagni di tante battaglie.
Giovannini, con Lettieri, è stato per la lunga stagione delle lotte sindacali dalla fine degli anni Sessanta all’inizio degli Ottanta, un riferimento della sinistra sindacale, la cosiddetta Terza componente che, con quella comunista e l’altra socialista, ha animato il confronto, non solo interno, del più grande sindacato italiano.Tra i contributi originali di Giovannini vanno ricordati l’impegno per il diritto alla salute nei luoghi di lavoro, l’attenzione ai temi dell’ambiente e l’idea guida del salario di cittadinanza.
I funerali di Elio Giovannini si svolgeranno alle 15.30, domani 27 giugno, presso il Tempietto egizio del Verano.
Francesco Rampi