Ilva di Taranto, gravissimo operaio di 35 anni. Sciopero dei sindacati. Ferrara: il nuovo corso non può iniziare con un incidente
Lotta fra la vita e la morte Alessandro Morricella, 35 anni, operaio Ilva originario di Martina Franca (Ta), rimasto ustionato sul 90 per cento del corpo ieri sera nello stabilimento siderurgico di Taranto. L`uomo è ricoverato in rianimazione al Policlinico di Bari. Ha riportato ustioni di terzo grado su buona parte del corpo. Il lavoratore è stato investito da un getto di ghisa incandescente nel reparto altoforno 2 mentre misurava la temperatura della ghisa. Si è verificata una fuoriuscita anomala del materiale che ha travolto il giovane. L’abbigliamento di sicurezza non è riuscito ad attutire il terribile impatto della ghisa fusa.
Già alle 11 di questa mattina le rappresentanze sindacali unitarie hanno proclamato 24 ore di sciopero. “Quel che è accaduto, per la sua portata, non ha precedenti – scrivono i sindacalisti del siderurgico in una nota – sollecitiamo tutti gli approfondimenti del caso per individuarne le cause e valutarne i rischi. Certamente – prosegue la nota – non è attribuibile alla fatalità e senza voler ricercare il capro espiatorio, è evidente che l’accaduto non potrà rimanere senza risposte”.
“Il nuovo corso dell’Ilva – scrivono i sindacati – non può iniziare con un gravissimo incidente. Per questo è necessario accelerare tutta la fase di risanamento e di messa in sicurezza degli impianti a tutela della salute e della vita dei lavoratori”. La procura della Repubblica di Taranto ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità dell’incidente. Sulla dinamica del grave infortunio stanno facendo rilievi i tecnici dello Spesal.
«Hanno ragione i lavoratori, il nuovo corso dell’Ilva non può cominciare con un incidente sul lavoro di queste proporzioni. La tutela della salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori deve essere la più importante delle priorità, sempre e comunque ed è per questo che non bisogna attendere gli incidenti prima di verificare l’effettiva messa in sicurezza degli impianti» è il commento del deputato di Sel Ciccio Ferrara, coordinatore regionale di Sinistra Ecologia Libertà Puglia.
«Necessario accertate al più presto tutte le responsabilità e individuare le cause che hanno provocato questo terribile incidente, affinché non si debba più ripetere un fatto del genere. Tutti gli impianti dell’Ilva, conclude Ferrara, dovranno essere verificati e messi in sicurezza a tutela della vita di chi in quello stabilimento ci lavora».
fonte: SEL Nazionale
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