Il vero volto della Lega

L’incontro fra Matteo Salvini e Marine Le Pen fuga ogni dubbio: le contestazioni all’indirizzo del ministro Cecile Kyenge non possono essere derubricate alla voce folclore padano, ma definiscono una piattaforma politica. Anti-euro, ma soprattutto anti-immigrazione e xenofoba. Roberto Maroni prova, con massicce dosi di ipocrisia, a negare che vi sia del razzismo nelle posizioni della Lega: si tratta solo di critiche, dice, come se si potesse criticare il colore della pelle o la semplice presenza di un ministro di colore nel governo italiano.
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D’altronde gli ultimi vergognosi episodi di xenofobia di esponenti della Lega – l’assessore regionale Bordonali e il consigliere comunale di Brescia Rolfi – e la pubblicazione sulla Padania degli appuntamenti del ministro Kyenge, additata come “inadatta al ruolo che ricopre” confermano, se mai necessario, che la Lega si pone al di fuori dei principi e dei valori promossi dalla nostra Costituzione.
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