Le cooperative, una realtà allora con 7 milioni di soci e 400mila dipendenti, e il Paese vennero scippati di una grande occasione di sviluppo, si impedì all’Unipol di prendere la Bnl. Nel frattempo quattro sentenze di Corte d’appello (Genova, Roma e due a Bologna) stabilirono che non c’era stato alcun ‘concerto’ tra Unipol e gli altri soci nella scalata alla Bnl e, dunque, di quale patto segreto, di quale connivenza della Banca d’Italia si voleva ancora parlare? Ci sono voluti otto anni affinchè la giustizia italiana stabilisse che «il fatto non sussiste». Amen.
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