Il tutto cominciò a fine Luglio a Mosca quando il governatore di Bankitalia Ignazio Visco si spinse in un pronostico a dir poco azzardato: ”La ripresa? Le previsioni dicono che ci sara’ un segno positivo nel quarto trimestre”.
Azzardo rilanciato dal Presidente del Consiglio Enrico Letta che all’inizio di questa settimana in quel di Bolzano ha preconizzato l’avverarsi della profezia del governatore in tempi ancora più rapidi: “la ripresa e gli stimoli di ripresa cominciano a realizzarsi e avverarsi….il mio ottimismo in economia è basato su segnali concreti i segni di ripresa cominciano ad esserci, e questo inizio di ripresa ha bisogno di stabilità”.
La buona novella del Premier ha subito trovato un ossequioso discepolo nel ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni che a Roma, in conferenza stampa, ha risposto: ”Credo di sì!” al giornalista che chiedeva se la recessione stia per finire, aggiungendo per di più: “Siamo tecnicamente in quello che si chiama punto di svolta del ciclo”
Ieri il nobile trio dei visionari si è raccolta in pranzo di lavoro per ufficializzare il fatto che ci sono segnali di miglioramento per l’economia italiana, un’inversione di fase del ciclo economico.
Purtroppo tutti vediamo, sentiamo, capiamo che la situazione economica del paese è in progressiva e drammatico peggioramento. I numeri in aumento sono quelli della disoccupazione e dei bisognosi di assistenza. I numeri in diminuzione sono quelli del PIL, del risparmio delle famiglie, degli italiani che possono trascorrere le vacanze, dei ragazzi che riescono ad iscriversi all’Università.
Non c’è disoccupato che osi sperare in un posto di lavoro stabile e ben retribuito. Non c’è operaio che non segua con ansia la performance della propria azienda. Non c’è dipendente pubblico che non metta in conto un ulteriori taglio dello stipendio.
Per non parlare dei giovani, delle famiglie mono reddito, dei pensionati con la minima…
Quindi la domanda sorge spontanea: quale può essere la ragione dei miraggi di cui sono vittima le tre più importanti autorità economiche d’Italia ?
Le previsioni del nostro Governatore a Mosca potrebbero trovare spiegazione nell’effetto combinato di temperatura torrida e woodka gelata.
La profezia scandita dal nostro Premier a Bolzano ricorda i curiosi effetti che la forte birra sudtirolese può donare alle menti più fantasiose.
L’abitudine romana di accompagnare le conferenze stampa con aperitivi e vino bianco del colli potrebbe giustificare anche le imprudenti previsioni del nostro titolare dell’economia.
Ma l’allucinazione collettiva di ieri fa pensare a ragioni del tutto fuori dal normale. Gli esperti in materia direbbero “roba molto buona !”.
Angelo Gerosa