Da quando l’Anpi ha deciso di opporsi alla riforma costituzionale, la frattura con il Pd si è fatta sempre più profonda. Di sicuro le premesse per uno scontro sulla festa dell’Unità c’erano tutte. Per mesi, infatti, l’Anpi bolognese ha ribadito la volontà di seguire la linea nazionale, senza tentennamenti, e quindi di portare avanti la battaglia per il no anche sotto il cielo della festa Pd. Costi quel che costi. Dall’altra parte, il Pd ha comunque deciso di mandare l’invito per la “mitica” festa dell’Unità di Bologna, mettendo però dei paletti. “Ci hanno detto che non possiamo fare campagna nel nostro banchetto, e nemmeno distribuire volantini e materiale per il no – spiega Cocchi – ma così la nostra presenza è inutile. Non credo che parteciperemo. Del resto non siamo stati chiamati nemmeno alle altre feste in giro per il territorio”
Ma il confronto dialettico non dovrebbe essere il sale di un partito che addirittura ha nel proprio nome l’aggettivo “democratico” ?