Nostalgia canaglia
Il sindaco di Mogliano Veneto (Treviso), Giovanni Azzolini ha proposto ad una lunga sfilza di suoi colleghi, senza distinzione di appartenenza politica, un referendum per riaprire le case di tolleranza chiuse dalla legge Merlin, sostenendo: “La riapertura delle case chiuse non abolirebbe il reato di sfruttamento della prostituzione, ma disciplinerebbe l’esercizio della professione grantendone il controllo attraverso la creazione d’uno specifico albo. E poi la prostituzione alimenta un giro d’affari annuo colossale: perchè non mettere una parte di quel denaro nelle casse ormai vuote dei Comuni?”.
Perchè riaprire le case chiuse (ricordano ad alcuni i “tempi felici” nei quali c’erano donne che venivano relegate in luoghi deputati al soddisfacimento del bisogno di tanti ad usarle e consumarle a pagamento che tanto ha contribuito ad inserire nella nostra cultura il concetto di persona-oggetto, con tutte le tragedie che ciò ha comportato e comporta)? Non basta legittimare la professione di operatrice sessuale (“sex worker”) riconoscendo a chi la esercita tutti i diritti e doveri di ogni normale cittadino/lavoratore?
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