Ahi ahi, Fassina: la vicinanza con Brunetta ti ha già rovinato?
«Quel che Fassina non ha detto, ed è un’omissione grave da parte di un rappresentante del ministero delle Finanze, è che questa sopravvivenza è una forma di “mors tua vita mea”, è una scelta di politica economica che opera una selezione avversa nel nostro mondo delle imprese. La sopravvivenza mediante evasione rende, infatti, ancora più insostenibile la pressione fiscale per le imprese che potrebbero, se meno tartassate, creare posti di lavoro e reddito, portandoci fuori dalla recessione»
«È comprensibile che non si voglia forzare alla chiusura imprese in un momento come questo. Ma perché dobbiamo farne pagare lo scotto alle aziende, anche queste piccole per lo più, che sono in regola? Non sarebbe meglio ridurre la pressione fiscale sul lavoro per tutte le imprese e, al tempo stesso, rafforzare i controlli? La verità non detta da Fassina e da chi ieri lo ha applaudito è che chi oggi vuole abolire le tasse sulla casa, anziché quelle sul lavoro, e vuole tollerare maggiormente l’evasione, ha scelto di far pagare di più le tasse a chi le ha sempre pagate. È una scelta di politica economica conseguente, che ha accomunato i governi di centro-destra, che hanno in gran parte gestito la politica economica in Italia negli ultimi 15 anni. Ieri abbiamo avuto da parte di un sottosegretario aspirante segretario del Pd, un sorprendente segnale di continuità con quelle politiche» (Tito Boeri, economista)
Lorenzo Pozzati, Milano
http://www.fondfranceschi.it/cogito-ergo-sum/evasione-la-sopravvivenza-dei-furbi