Il Foglio di Giuliano Ferrara l’ha ribattezzata “Guida galattica al Cav e al suo liberalismo fiducioso”. Ma l’ultimo testo del professor Giovanni Orsina, docente di Storia contemporanea e vicedirettore della School of Government dell’Università Luiss “Guido Carli” di Roma, è certamente qualcosa di più. Ne “Il berlusconismo nella storia d’Italia” è racchiuso il tentativo – senza dubbio ben esplicitato, stando a quanto emerge dall’opera – di valutare la ventennale esperienza dell’ex premier al potere, adottando un approccio di tipo storiografico – o storico, che dir si voglia – e non già, come è stato fatto finora, prettamente politologico. Orsina ripercorre, con dovizia di particolari, l’ascesa, il consolidamento e il declino del berlusconismo, contribuendo a smantellare i non pochi luoghi comuni che sono stati avanzati in questi anni. Come quelli relativi all’elettore berlusconiano, generalmente considerato più attento agli spot della tv commerciale che non alla sostanza – e all’essenza – del messaggio politico vero e proprio. Crollano anche le non verità su Forza Italia, vista dai più alla stregua di club elettorale, che per scelta non optò mai per un radicamento territoriale. Orsina offre al lettore una ricostruzione storica attenta, precisa e puntuale, libera da giudizi e soprattutto da pre-giudizi, con il solo obiettivo di donare alla ricerca in materia un validissimo contributo da cui, in futuro, non si potrà prescindere.
edito da Marsilio, pp.214 –
19,50 euro