I giovani restano a casa con mamma e papà

foto dal sito de la Repubblica

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Crisi, sempre più giovani restano a casa con mamma e papà: in Italia sono 2 su 3

Tendenza in aumento nel nostro Paese, dove la percentuale degli adulti tra i 18 ai 34 anni, secondo Eurostat, nel 2013 ha toccato il 65,8%, il doppio di Francia e Regno Unito. Restano sotto il tetto d’origine anche quelli che hanno un lavoro. I maschi più ‘mammoni’

ROMA – Forse non hanno lavoro o quello che hanno non è certo che durerà. O forse la retribuzione non basta a coprire le spese di una vita autonoma. O ancora, non si sentono sicuri di abbandonare il nido familiare per andare a vivere da soli. I motivi possono essere tanti, ma resta il fatto che in Italia sono sempre di più i giovani adulti, tra i 18 e i 34 anni, che scelgono di restare sotto lo stesso tetto di mamma e papà.

Stando ai dati Eurostat, riferiti al 2013, nel nostro Paese due giovani su 3 vivono a casa con i genitori. Una percentuale alta, addirittura doppia rispetto a Francia e Regno Unito, ma di ben 17 punti superiore alla media Ue-28: si tratta del 65,8%, oltre 7 mln di persone.

Tendenza in aumento. Sempre secondo i dati Eurostat, il dato è in crescita di oltre cinque punti rispetto al 2008 (era al 60,5%), mentre in Francia è cresciuto di meno di due punti e in Germania è diminuito (in Danimarca la percentuale di coloro che vivono a casa con i genitori è al 15,8% del totale degli under 35).

Con mamma e papà anche ‘da grandi’. Non sono solo i più giovani ad avere difficoltà a sganciarsi dalla famiglia: in Italia la percentuale dei giovani che non riescono a lasciare la casa paterna è alta anche nella fascia di età più ‘adulta’: Quasi un giovane su due tra i 25 e i 34 anni (il 49,4%), infatti, vive con almeno un genitore (in aumento di quasi cinque punti sul 2008) a fronte del 28,8% nell’Ue a 28 e dell’1,4% dei danesi (11,3% dei francesi e 16,8% dei tedeschi mentre gli inglesi sono appena il 13,8%). In questa fascia di età gli italiani ‘mammoni’ superano anche gli spagnoli di oltre dieci punti (sono al 37,4%), ma fanno meglio di greci, bulgari e slovacchi (che risultano oltre il 50%).

Il lavoro non sempre basta. Spesso gli italiani restano a vivere nella famiglia di origine anche se hanno un lavoro: nella fascia tra i 25 e i 34 anni infatti, nel 2013 era occupato il 60,2% delle persone (anche se in calo di circa 10 punti sul 2008 quando era occupate il 70,1%% delle persone in questa fascia di età). Tra i giovani adulti che vivono a casa nell’intera fascia considerata (18-34 anni) oltre un quarto dichiara di avere un lavoro a tempo pieno (il 27,2%) anche se in calo rispetto alla percentuale del 2008 (il 37,6% di coloro che vivevano ancora in famiglia). Se si guarda alla fascia più adulta tra coloro che sono ancora in casa tra i 25 e i 34 anni in Italia il 43% ha un lavoro a tempo pieno (era il 53% nel 2008).

I maschi più ‘mammoni’. Restano a casa soprattutto i maschi (il 57,5% tra i 25 e i 34 anni) mentre le femmine che restano in famiglia sono il 41,1% (ma in forte aumento rispetto al 36,4% del 2008). In Danimarca le ragazze tra i 25 e i 34 anni che restano in casa con i genitori sono appena lo 0,4% del totale (il 10,5% in Germania e l’8,1% in Francia).

fonte: la Repubblica
http://www.repubblica.it/economia/2015/02/08/news/crisi_sempre_pi_giovani_restano_a_casa_con_mamma_e_pap_sono_2_su_3-106807217/?ref=HREC1-3