mio commento: a quanto pare, da parte di qualcuno purtroppo, non si manifesta la voglia di attuare una soluzione di pace. Trovo tutto ciò assurdo e distruttivo ma voglio sperare che il tutto si dissolva nel nulla e si torni decisamente a miti propositi. Mario Piromallo
Ucraina, Merkel: “Incerto successo dei colloqui”. Hollande: “C’è solo uno scenario, la guerra”
La cancelliera tedesca: “E’ stato un tentativo”. Il Cremlino annuncia la preparazione di un accordo che integri le proposte franco-tedesche con quelle russe e ucraine. Ma il comandante supremo dell’Alleanza, Breedlove, torna sulla possibilità di inviare armi a Kiev: “Non escludere l’intervento militare. Le proposte di Putin sono inaccettabili”
MONACO – Francia e Germania non si fanno illusioni. I colloqui con Mosca non hanno portato ad alcun risultato tangibile. E mentre il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskovi ha definito il colloquio tra i leader europei e il presidente russo Vladimir Putin “concreto e costruttivo” e annunciato che un accordo per la “preparazione” di un futuro piano di pace in grado di integrare le proposte franco-tedesche e quelle dei presidenti di Russia e Ucraina, è in lavorazione, la cancelliera tedesca resta scettica: “Dopo i colloqui di ieri posso dire che è incerto che questi abbiano avuto successo, ma ha certamente avuto valore il tentativo”, ha detto Angela Merkel, intervenendo alla conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera. “La sicurezza in Europa è con la Russia e non contro la Russia”, ha aggiunto. Ancora più disilluso il presidente francese: “Era l’ultimo tentativo. Se non riusciamo a trovare un accordo sappiamo che c’è un solo scenario all’orizzonte… E si chiama guerra”, ha detto Francois Hollande. Solo il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, oggi si è detto “ottimista”. I negoziati “continueranno” e “crediamo che ci siano buoni presupposti per una soluzione” ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, anche lui a Monaco di Baviera.
Quasi cinque ore, cena compresa, a porte chiuse e senza delegazioni, durante le quali il presidente russo Vladimir Putin, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande, hanno tentato di raggiungere uno spiraglio di pace nel conflitto che sta smembrando l’Ucraina. Ora un documento per attuare gli accordi di Minsk dovrebbe essere in preparazione. Ma è da settembre che gli accordi vengono violati da entrambi le parti, compresi tutti i cessate il fuoco, l’arretramento delle armi pesanti, lo scambio di prigionieri, il ritiro di tutte le formazioni illegittime armate e dei mezzi militari, e il controllo dei confini.
L’iniziativa di pace franco-tedesca è ferma sull’integrità territoriale. I due leader europei restano prudenti, se non scettici. Sono arrivati al Cremlino contando sul sostegno di tutti i ventotto governi dell’Unione. Merkel chiede categorica che non ci sia trattativa su cessioni territoriali ma sa che la possibilità di convincere il presidente russo a un accordo “accettabile per tutti”, resta fragile. I tre leader si sentiranno di nuovo domani, nel corso di una conference call a cui parteciperà anche il presidente ucraino Petro Poroshenko.
L’ottimismo di Lavrov. I colloqui di Mosca tra Merkel, Hollande ed il presidente russo, Vladimir Putin, ha detto ancora Lavrov, “sono una buona base per un certo ottimismo e per risolvere il conflitto”. Nel corso del suo intervento, il capo della diplomazia russa ha poi accusato l’Occidente delle tensioni in Europa, sottolineando che non sono arrivate a sorpresa. “Piuttosto – ha detto – hanno corroborato i profondi problemi nella sicurezza europea”. I nostri partner occidentali non hanno agito interessati a costruire una sicurezza comune, ma per l’illusione di essere vincitori della Guerra Fredda”, ha proseguito Lavrov, secondo cui le tensioni tra Russia e occidente non sono colpa del conflitto in Ucraina, ma della politica di Stati Uniti ed Unione europea negli ultimi 25 anni. Come esempio, il capo della diplomazia russa ha citato l'”ossessione americana” per la difesa missilistica in Europa. Riguardo all’Ucraina, Lavrov ha accusato gli Stati Uniti e l’Ue di agire in ogni momento del conflitto “per intensificare la crisi”. Allo stesso tempo, ha ribadito l’impegno russo per la pace.
Nell’attesa una tregua è stata decisa sul fronte caldo di Debaltseve, 40 chilometri a nordest della roccaforte ribelle di Donetsk. Un corridoio umanitario è stato concordato tra Kiev e i ribelli per evacuare i civili: sono quasi tremila le persone che hanno abbandonato le loro case, tra cui tra cui circa 700 bambini e 60 disabili, a bordo di oltre 20 pullman, da Debaltsevo, Avdiivka e Svitlodar, quasi tutti verso localita’ controllate da Kiev (Sloviansk, Sviatogorsk, Kramatorsk e Grodovka), ma anche nella vicina regione di Kharviv. “Quando la gente muore sotto le bombe, chiedere una tregua o un cessate il fuoco ha sempre senso. E considero un successo che si sia riusciti ad aprire un corridoio umanitario per evacuare i civili da Debaltseve” ha commentato Federica Mogherini, Alto rappresentante della Ue per la politica estera dell’Ue.
“E’ un errore escludere l’intervento militare in Ucraina”. Sono le parole del comandante supremo della Nato, Philip Mark Breedlove. Nel momento in cui tutti, Usa compresi, hanno escluso l’invio di armi letali richieste da Kiev per difendersi dai separatisti filo-russi, le sue parole riaprono una questione irrisolta. L’incontro tra Vladimir Putin, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande, non ha lasciato tracce abbastanza resistenti, o in grado di essere seguite. Alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco il generale dellaUS Air Force Breedlove, ha chiarito. La sua posizione resta quella di inviare armi, non soldati, non truppe di terra. Aiuti, non intervento diretto. Non ha fiducia in Putin, le proposte del presidente russo per porre fine al conflitto in Ucraina orientale “sono completamente inaccettabili”, ha detto.
Non è la prima volta che Breedlove espone la sua posizione. Anche se il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, insiste nel dire che “sostiene in pieno l’iniziativa di pace in corso”, il comandante supremo dell’Alleanza atlantica, conferma di essere fra quelli che nell’amministrazione americana premono per iniziare ad aiutare con armi pesanti l’Ucraina, e non soltanto con coperte e visori notturni: “Credo che tutti gli strumenti convenzionali che possediamo dovrebbero essere utilizzati”.
fonte: la Repubblica
http://www.repubblica.it/esteri/2015/02/07/news/nato_breedlove_putin_ucraina-106725953/?ref=HRER3-1