mio commento: chi ci rimette, come sempre sono i cittadini. I servizi di prima qualità non si ottengono con tagli indiscriminati in funzione di meri conti. Ho capito dove si pensa di andare a prendere i denari per abbassare le tasse. Basta tagliare i servizi di prima necessità per i cittadini e il gioco è fatto. Ma come, la “grande” idea è cancellare tasse a chi può pagare e di conseguenza penalizzare i cittadini meno abbienti in funzione di squilibri? Una valutazione più attenta potrebbe evitare l’ennesima brutta figura di questo governo e, nel contempo un’altra grande mazzata allo Stato Sociale. Mario Piromallo
Gutgeld: “Tagli sulla sanità, così risparmiamo dieci miliardi”
Intervista al capo della ‘spending review’: “Un tetto alle analisi, puniremo gli ospedali in rosso”. E stretta sugli acquisti. “Vogliamo dare servizi di maggiore qualità, non vogliamo fare macelleria sociale”
di ROBERTO PETRINI
ROMA – L’obiettivo resta 10 miliardi, ma nel menù della spending review entra a pieno titolo la sanità: “Ci sono ospedali che hanno squilibri nella gestione economica di decine di milioni, dovremo intervenire”. Yoram Gutgeld, commissario alla revisione della spesa e parlamentare del Pd, spiega a Repubblica i contenuti delle misure che il governo prenderà nella prossima legge di Stabilita, provvedimento cruciale dopo l’annuncio del premier Matteo Renzi sulla riduzione delle tasse. “Non faremo scelte da ragionieri, ma ci preoccupa migliorare l’operatività e i servizi dello Stato”, assicura.
“Abbiamo ospedali gestiti bene ed altri meno bene – insiste Gutgeld nell’intervista -. Noi crediamo che sia giusto prevedere che questi ospedali facciano uno sforzo per equilibrare la gestione economica nell’arco di un determinato numero di anni”. L’ipotesi di sanzioni per gli ospedali che non risolvono gli squilibri? “I meccanismi dovranno essere concordati con la conferenza Stato-Regioni. Sarà un processo progressivo”. Spiega come sotto la lente della spending review ci siano anche “differenze importanti tra Regioni e all’interno di singole regioni nelle prescrizioni di esami clinici. Uno dei motivi è la cosiddetta ‘medicina difensiva’, esami prescritti per non incorrere nel rischio di cause legali dei pazienti”.
“Su questo fronte c’è già un lavoro del ministero per risolvere questo problema che vorremmo accelerare”. Per la diagnostica, dice il commissario, “ragioneremo insieme alla Conferenza Stato-Regioni su obiettivi specifici utilizzando soglie di riferimento”. Esclude che con queste misure sulla sanità ci sia il rischio di disagio sociale, “anzi – assicura – questo nuovo approccio per rendere le strutture più efficienti porterà nel tempo non solo un risparmio ma un miglior livello di servizio”.
Poi, continua il commissario, “c’è la questione degli acquisti. E’ una vecchia storia, ma ora la risolviamo. Le stazioni appaltate da giovedì scorso sono una trentina. Da settembre lavoreremo sul calendario delle gare nazionali e regionali a partire dal gennaio 2016. L’idea”, continua Gutgeld riferendosi alla spending review, “è quella di dare servizi di maggiore qualità non di fare macelleria sociale”.
fonte: La Repubblica
http://www.repubblica.it/economia/2015/07/26/news/gutgeld_tagli_sulla_sanita_cosi_risparmiamo_dieci_miliardi-119831520/?ref=HRER3-1