Grazie a Luigi per la bella serata

La serata di presentazione del libro “Il ritorno in occidente della lotta di classe. Cicli storici del saggio generale del profitto e cicli storici della lotta di classe. Quali le loro relazioni e quali le loro possibilità” (edito Puno Rosso) si è dimostrata una finestra aperta sulla storia e sul mondo.
L’incontro è iniziato con il commuovente incontro dell’autore con i sestesi Renzo Baricelli, che conobbe quando nel 1953 si iscrisse alla FGCI, con Umberto Billo, giovane militante della “sua” Fgci sestese, e con Salvatore Ledda, attivista del CUB Pirelli e di Avanguardia Operaia.
La commozione ha lasciato subito posto alla lucida analisi di Luigi Vinci sulle diverse fasi storiche dell’economia e della lotta di classe fino all’attuale momento di difficoltà del movimento operaio, in particolare in Europa e sopratutto in Italia.
Una analisi scientifica, precisa a cui si è accompagnata una visione positiva dell’evoluzione degli equilibri politici, economici e di classe nel pianeta nel momento in cui il Vinci scrittore ha passato il testimone al Vinci dirigente politico che per dieci anni ha operato come europarlamentare vicecapogruppo della Sinistra Europea (GUE). Il discorso si è così allargato all’Europa in cui l’impostazione politica ed economica di stampo draconiano della Germania trova sempre più opposizione, a partire dai lavoratori tedeschi costretti a subire salari di ingresso pesantemente decurtati, alla Cina in cui la dialettica interna al PCC assume sempre più la dimensione di un confronto tra partiti diversi, all’India in cui i conflitti sociali per il possesso della terra ricordano le vicende più drammatiche dell’Inghilterra del ‘700 ed al SudAfrica in cui l’ANC, dopo aver sconfitto il regime razzista più crudele, ora pare insabbiarsi di fronte al fascino indiscreto del potere e della corruzione.
La panoramica mondiale è terminata con un affettuoso sguardo alla “primavera latinoamericana” che vede progressivamente sbocciare governi guidati da partiti operai e fallire tentativi controrivoluzioanri. Un nuovo equilibrio continentale su cui incide la via al progresso civile e sociale aperta nel grande Brasile “dall’operaio presidente” Lula, via che prosegue con il sofferto ma incontrastato governo del Partito dei lavoratori (PT).
Nel saluto finale Vinci, scusandosi per l’andare fuori tema, ha auspicato una maggiore fiducia nei giovani da parte dei militanti della sua generazione: ragazze e ragazzi che vivono la crisi sulla propria pelle, esprimono una grande richiesta di cambiamento ed hanno la necessita di conoscere, nel bene e nel male, le lotte dei decenni trascorsi dalla viva voce dei protagonisti non di ricevere prediche .
Angelo Gerosa