Omofobia, Mattarella: “Stop a discriminazioni”

Giornata mondiale contro l'omofobia, Mattarella: "Stop a discriminazioni"
Sergio Mattarella (ansa) – immagine tratta da La Repubblica

Giornata mondiale contro l’omofobia, Mattarella: “Stop a discriminazioni”

Il presidente della Repubblica interviene: “La non accettazione della diversità genera violenza. Tutte le unioni sono tutelate dalla Costituzione”. Per il presidente della Camera Laura Boldrini: “Le discriminazioni sono inaccettabili”. E il Pd approfitta per chiedere di sbloccare la legge ferma in Senato

di IRENE MARIA SCALISE

ROMA – Nella giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella prende posizione: “Questa giornata offre l’occasione di riflettere sulla centralità della dignità umana e sul diritto di ogni persona di percorrere la vita senza subire discriminazioni”.

E aggiunge il Capo dello Stato: “La piena realizzazione di questa libertà, che deve appartenere a tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale delle persone è essenziale per la costruzione di un ordinamento che garantisca il pieno rispetto dei diritti fondamentali e costituisca un pilastro della convivenza civile, in applicazione del principio di uguaglianza sancito dall’articolo tre della Costituzione.Sulla capacità di respingere ogni forma di intolleranza si misura la maturità della nostra società. L’intolleranza affonda le sue radici nel pregiudizio e deve essere contrastata attraverso l’informazione, la conoscenza, il dialogo e il rispetto”.

Per Mattarella: “La non accettazione delle diversità genera violenza e per questo va contrastata con determinazione. E’ inaccettabile che l’orientamento sessuale delle persone costituisca il pretesto per offese e aggressioni. Così come è inaudito che determini discriminazioni sul lavoro e nelle attività economiche e sociali. Dietro queste forme di degenerazione del vivere civile vi è il rifiuto di accettare le peculiarità di ciascuno. La Costituzione richiede, all’articolo 2, di garantire il pieno rispetto dei diritti fondamentali di ognuno. E la Corte costituzionale ci ha ricordato che la realizzazione di questi diritti, non può essere condizionata dall’orientamento sessuale, perché tra i compiti della Repubblica vi è quello di garantire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione”.

Parla di discriminazione e bullismo anche il presidente della Camera Laura Boldrini: “Le cronache ci raccontano ogni giorno episodi di intolleranza legati all’orientamento sessuale. Accadono a scuola come al lavoro, nello sport e nei luoghi di socializzazione, al nord come al sud, in qualsiasi ambiente e classe sociale. Ma in una società che si definisce democratica costituiscono discriminazioni inaccettabili, oltre che una violazione del dovere costituzionale di garantire il pieno sviluppo della persona”.

Sempre la Boldrini ricorda il bisogno di accellerare una legge che disiplini la materia: “E’ importante riaffermare la necessità di un impegno culturale, ma anche di efficaci deterrenti. La legge che introduce nell’ordinamento il reato specifico può aiutare il nostro Paese a prendere atto dei cambiamenti gia’ avvenuti nella società. La norma, votata alla Camera e adesso all’esame del Senato, da sola non sarà certo sufficiente ma colmerà un vuoto legislativo che pesa e ci farà fare un altro passo avanti sulla strada dei diritti. Mi auguro che venga approvata in via definitiva al più presto. L’Italia ne ha bisogno”.

Anche dal Pd arriva la richiesta di sboloccare il disegno di legge attualmente fermo in Senato. Dice Matteo Colannino del Pd: “In occasione della giornata mondiale contro l’omofobia il Partito democratico ribadisce il proprio impegno nel sostenere una campagna di civiltà contro le discriminazioni nei confronti delle persone omosessuali: nessuno può essere condannato per il proprio orientamento sessuale. Occorre sbloccare il disegno di legge contro l’omofobia fermo in Senato, costituirà un ottimo deterrente contro chi oggi crede di poter usare l’arma dell’orientamento sessuale per relegare alcuni cittadini in una categoria di serie b”.

Approfitta dell’occasione per richiamare il Parlamento alle sue responsabilità la senatrice Pd Monica Cirinnà: “Le recenti aggressioni dimostrano che è quanto mai urgente una legge che regoli e punisca in modo specifico questo reato. Una legge scritta bene e senza equivoci o compromessi. E’ quindi necessario che la commissione Giustizia licenzi al più presto il ddl sull’omofobia affinchè l’aula possa approvarlo velocemente”.

E per Giulia Tempesta, già vice capogruppo del Pd in Campidoglio e candidata al consiglio comunale: “Quest’anno la giornata internazionale contro l’omofobia possiamo viverla con la soddisfazione di aver fatto un concreto passo in avanti contro le discriminazioni. L’approvazione della legge sulle unioni civili ci rende un Paese più giusto e meno discriminante sul piano del riconoscimento dei diritti. Ma per una legge che finalmente è passata, ce n’è un’altra che aspettiamo ancora, quella sul reato di omofobia. Questa giornata serve a riflettere sulla necessità di proseguire la lotta contro ogni forma di violenza legata all’orientamento sessuale. E questo è ciò che faremo oggi in piazza con il Pd Roma, a San Lorenzo”.

fonte: La Repubblica

http://www.repubblica.it/cronaca/2016/05/17/news/giornata_mondiale_omofobia_mattarella-139967288/?ref=HREC1-2