Il Gioco grande del potere

Da Gelli al caso Moro, da Gladio alla mafia , in questo libro, edito Chiarelettere, Sandra Bonsanti ripercorre la sfida tra stato ed antistato (massoneria occulta, servizi segreti deviati, P2, Gladio, mafia, terrorismo rosso e nero) che ha segnato la storia della Repubblica italiana. 

Sandra Bonsanti ripercorre quelle pagine di storia patria partendo dalle numerose interviste che realizzò per i maggiori quotidiani del paese.

Il suo lavoro impressiona per la chiarezza ed il coraggio con cui elenca per nome e cognome le innumerevoli personalità che, di fatto, si sono schierate con l’antistato o lo hanno in qualche modo protetto: l’allora eterno ministro della Difesa Lellio Lagorio, il premier Giulio Andreotti con il fido Franco Evangelisti, il presidente Francesco Cossiga, il “giovane” democristiano Clemente Mastella, il socialista Bettino Craxi con tutti i suoi colonnelli, il liberale Alfredo Biondi, l’intero gruppo dirigente dell’ex PSDI, buona parte dei leader missini oltre, naturalmente, ad innumerevoli ministri della repubblica, generali, giornalisti, giudici conviventi, banchieri, padroni di giornali e televisioni come Silvio Berlusconi ecc.

Sull’altra barricata poche persone, spesso isolate, a volte votate alla morte: i giudici dell’antimafia, i governatori Baffi e Sarcinelli con l’economista Enrico Cuccia, i giornalisti della scuola di Enzo Biagi e Norberto Bobbio, ed alcuni politici (Aldo Moro, Tina Anselmi, Giovanni Spadolini,Ugo La malfa, Enrico Berlinguer, Nilde Jotti) e sopra a tutto e tutti Sandro Pertini.    

Solo grazie all’impegno di questi (pochi) uomini e donne la storia raccontata da Bonsanti pare indicare un lieto fine.

Angelo Gerosa