Genova, ponte Morandi: migliorare il livello di sicurezza

DI FABRIZIO GATTI
Genova, nuovi documenti. Il progetto mai realizzato: “Migliorare standard di sicurezza”
Lesioni larghe verticali nei piloni, rigonfiamenti nel calcestruzzo, tutti gli appoggi fortemente ossidati: così scrivono i progettisti di Autostrade nella relazione della società approvata dal ministero delle Infrastrutture nel giugno scorsoGenova, nuovi documenti. Il progetto mai realizzato: Migliorare standard di sicurezza

Andava migliorato il livello di sicurezza del ponte Morandi a Genova: è questo il motivo con cui Autostrade per l’Italia giustifica dieci mesi fa i lavori di potenziamento. Ma nel progetto esecutivo inviato il 3 novembre 2017 al ministero delle Infrastrutture, l’informazione non è scritta in modo esplicito.

La ragione dell’intervento è invece spiegata con una sigla in codice: «Art.2.2 lettera C5 della Convenzione unica». Bisogna poi consultare l’accordo del 2007 tra Stato e società di gestione per trovare la risposta: eccola, a pagina 7 nel capitolo «C) Altri investimenti. Trattasi di interventi di ammodernamento e rinnovo della rete in concessione». Al punto 5 si legge: «Miglioramento standard di sicurezza». Ma quanti tra i tecnici-controllori del Provveditorato alle opere pubbliche di Genova e della Direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali hanno controllato il significato?

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Nel momento in cui Autostrade si rende finalmente conto che deve intervenire sul viadotto, crollato il 14 agosto con la morte di 43 persone, i progettisti della società pensano subito alla sicurezza. Avrebbero potuto giustificare la spesa di venti milioni come «Adeguamento e potenziamento rete autostradale» o come «Altri interventi di miglioramento e di manutenzione capitalizzati», così come è indicato ai punti 3 e 7 della stessa convenzione. Ma loro scelgono proprio il punto 5: è il miglioramento degli standard di sicurezza la ragione dei lavori.

Ed è sempre la sicurezza il 28 febbraio 2018 a spingere il direttore delle manutenzioni di Autostrade, Michele Donferri Mitelli, a scrivere al Provveditorato di Genova e alla Direzione vigilanza del ministero , per sollecitare il via libera al progetto esecutivo: «Si ritiene, in considerazione del protrarsi dei tempi di approvazione, che l’intervento non possa essere in esecuzione prima del secondo semestre 2019 o inizio 2020. Tale circostanza comporterebbe una serie di ripercussioni… per l’incremento di sicurezza necessario sul viadotto Polcevera», che è l’altro nome con cui viene chiamato il ponte progettato e costruito cinquant’anni fa da Riccardo Morandi.

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fonte: L’Espresso