La vicenda di Samia Yusuf Omar, la giovane somala veloce come una gazzella che ha perso la vita il 2 marzo 2012 a pochi chilometri dalle sponde italiane, ruota intorno a un sogno: partecipare alle Olimpiadi di Londra. Una storia, quella di Samia, che ha toccato la coscienza di molti, per prima quella dello scrittore che ha sentito forte la responsabilità di raccontarla.
“Samia sono io, Samia è ognuno di noi”, conclude Catozzella. “L’unica differenza che ci separa da lei è l’esser nati in un altro posto, ma la letteratura ci concede la possibilità di entrare dentro una persona. E se questa operazione funziona, allora non ci sono più separazioni. La storia di Samia mi ha cambiato non solo come autore ma anche come essere umano, perché mi ha fatto comprendere il senso profondo della parola pietas, nel senso di patire insieme”
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LA STORIA DI SAMIA
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