Gay pride in 10 città «Italia ancora indietro»

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GAY: IN 10MILA PER IL SARDEGNA PRIDE
Sfiora le diecimila presenze il Sardegna Pride 2014, la manifestazione per le libertà e i diritti di gay, lesbiche e trans e per la piena cittadinanza che quest’anno si svolge ad Alghero. Il corteo è partito dal viale Sardegna poco dopo le 18 e si muove lungo le vie della cittadina catalana, dalle quali si uniscono i partecipanti che arriveranno al lido e poi al porto. Sono tre i carri colorati dietro i quali si radunano associazioni, gruppi culturali e artistici, i sindacati e i partiti che hanno aderito alla manifestazione.

GAY: ESPLODE IL PRIDE DI PALERMO, CROCETTA «GAY POWER»
Dieci carri festosi hanno aperto il Pride di Palermo. Il corteo coloratissimo è partito da piazza Marina per tagliare il centro della città e arrivare a piazza Verdi, davanti al Teatro Massimo, colorato d’arcobaleno grazie a un gioco di luci. Tra i presenti il governatore Rosario Crocetta, che aveva da tempo promesso di sfilare con la bandiera della Trinacria, parlando di «Gay power» e spiegando che «essere omosessuale può essere un vantaggio nella gestione della cosa pubblica», il sindaco Leoluca Orlando e il vicesegretario del Pd siciliano Mila Spicola. Massimo Ghini è il testimonial della kermesse.

GAY PRIDE, CHIAMPARINO IN TESTA AL CORTEO TORINESE
Il neo presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino ha sfilato in testa al corteo del Gay Pride di Torino. La sua partecipazione alla sfilata, che percorre le strade del centro da piazza XVIII Dicembre a piazza Vittorio Veneto, era attesa. Chiamparino è stato fotografato dietro allo striscione rosa del Torino Pride, a fianco anche delle assessore alle Pari opportunità cittadina Ilda Curti e regionale Monica Cerutti, in una immagine che è stata diffusa su Twitter dal coordinamento organizzatore. Tra gli scatti diffusi online ce ne sono altri che mostrano il governatore a fianco dei partecipanti alla sfilata che, così come accade oggi in altre città italiane e del mondo, rivendica i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender. Il corteo come ogni anno è colorato dalle bandiere arcobaleno simbolo del movimento, dai carri che diffondono musica e dai partecipanti travestiti con abiti variopinti e simbolici. Tra questi anche un gruppo di cheerleaders che si è esibito nelle strade.

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ENDOLA AL PUGLIA PRIDE
«ITALIA ARRETRATA SU DIRITTI OMOSESSUALI
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Musica, bandiere arcobaleno e palloncini colorati: è partito da Porta Napoli a Lecce il corteo conclusivo della Week Pride, la settimana di manifestazioni pugliesi dedicate alle rivendicazioni dei diritti degli omosessuali. Simili iniziative si stanno svolgendo a Alghero, Bologna, Catania, Lecce, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Torino, Venezia. La scelta, effettuata dal coordinamento regionale, composto da una cinquantina di associazioni, è legata a due fatti: festeggiare la nascita del comitato Arcigay «Salento la Terra di Oz»; e dare risalto alla candidatura di Capitale della Cultura 2019. Non a caso Lecce 2019 figura tra i sostenitori ufficiali, così come il Comune che ha concesso il patrocinio insieme alla Regione Puglia, ritenendo «l’iniziativa – per gli obiettivi che si ripropone – compatibile con questo ente».

GAY PRIDE BOLOGNESE, SFILANO IN MIGLIAIA
È partito da pochi minuti il corteo del gay pride a Bologna. Qualche migliaia le persone che partecipano alla manifestazione, riunite dal primo pomeriggio nei giardini del Cavaticcio, in pieno centro storico. Colonna sonora dance (da «It’s raining men» a Lady Gaga, ma c’è anche «Satisfaction» dei Rolling Stones), bandiere e costumi, anche da bagno: prima di partire, in molti si sono rinfrescati nel canale del Cavaticcio. In prima fila, dietro allo striscione «ContiAMO», fra gli altri il presidente del Cassero Vincenzo Branà, la presidente del Mit Porpora Marcasciano, l’assessore comunale Matteo Lepore, il consigliere comunale Pd Benedetto Zacchiroli, la capogruppo di Sel in Comune, Cathy La Torre, il consigliere regionale Franco Grillini, storico leader del movimento omosessuale, e il presidente dell’Arci di Bologna, Stefano Brugnara.

GAY PRIDE: ANCHE M5S IN PIAZZA CONTRO L’OMOFOBIA
«Ci saranno anche i parlamentari del Movimento 5 Stelle in piazza a fianco del movimento Lgbti in tredici città italiane». Lo annuncia una nota. «Vogliamo ricordare al governo che ancora l’Italia non ha approvato una legge volta al contrasto dell’omofobia, e che il nostro Paese risulta privo delle necessarie tutele giuridiche per le coppie omoaffettive», affermano i deputati M5S della commissione Affari sociali della Camera.

GAY PRIDE, FASSINO: «ITALIA ADOTTI LEGGI CONTRO OMOFOBIA
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Il sindaco di Torino Piero Fassino ha inviato un messaggio ai partecipanti del Pride che si terrà oggi pomeriggio nel capoluogo piemontese riconfermando «l’impegno attivo che da sempre Torino e la sua amministrazione comunale profondono nella lotta per i diritti di ogni persona». «Ciascuno – spiega Fassino – ha, infatti, diritto a vivere liberamente le sue opinioni, i suoi valori, il suo orientamento sessuale. E una società democratica e libera ha il dovere di consentire a ogni persona di poter vivere senza l’oppressione dei pregiudizi e della discriminazione». Secondo Fassino «in pochi anni la società italiana ha finalmente riconosciuto quel che fino a ieri era irriso, nascosto, negato». «Per questo – aggiunge – è tempo che anche l’Italia adotti leggi e ordinamenti che contrastino ogni forma di omofobia e riconoscano come legittimo l’orientamento sessuale di ogni persona rimuovendo gli ostacoli all’affettività e all’amore tra persone dello stesso sesso. L’auspicio è, dunque, che il Parlamento e le istituzioni del nostro Paese compiano rapidamente scelte irreversibili di civiltà e libertà».

fonte: l’Unità
http://www.unita.it/sociale/gay-pride-in-10-citta-br-italia-ancora-indietro-1.577806