Forse non tutti sanno che il futuro del rock’n’roll ce lo abbiamo qui in Italia.
Venerdì sera 7 agosto c.m. mentre mi aggiravo per la città di Senigallia dove era in corso il Summer Jamboree, manifestazione musicale e non, dove si rievocano gli anni 50, sento provenire dal palco un suono a mè usuale.
Un pianista scatenato si stava esibendo sul palco centrale, con la sua tecnica e il modo di fare assomigliava tantissimo a Jerry Lee Lewis.
Si può dire che lui il piano lo suona con tutto, partendo dalle mani per passare ai gomiti, oppure sdraiato per terra. Veramente un animale da palcoscenico.
Cacciato dal conservatorio per il suo fare irruento e trasgressivo, ha trovato i suoi dovuti riconoscimenti, aprendo a suo tempo i concerti dei Nomadi, o, partecipando a varie manifestazioni, dove gli veniva riconosciuta la sua abilità.
Benvenuto tra noi MATTHEW LEE (con tè il nostro sangue continuerà a girare nelle vene nella maniera dovuta).
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mr.rebelot