Tira una brutta aria. Molte manifestazioni di dissenso in giro per l’Italia ricevono le “attenzioni” delle forze dell’ordine. È successo in Emilia e in Toscana, a lavoratori del settore logistica. E spesso queste attenzioni finiscono nelle procure.
Da tempo sappiamo quello che accade ai militanti #NOTAV, con provvedimenti duri e carcerazioni. Sta succedendo anche ad alcuni esponenti del Movimento NO TAP in #Salento, cui sono state inflitte in primo grado condanne durissime, con i capi di accusa più disparati, per fatti accaduti tra il 2017 e il 2018.
Sono francamente senza parole. Io stesso sono stato al presidio di fronte al cantiere, per 4 giorni consecutivi, insieme a studenti, insegnanti, lavoratori, amministratori.
Qualche giorno prima del mio arrivo c’era stata una carica ingiustificata su cui avevo presentato una interrogazione e in cui erano rimasti coinvolti il segretario di Sinistra Italiana – Puglia, Nico Bavaro, e il Sindaco di Melendugno, Marco Potì.
Non ho mai visto atti di violenza da parte dei cittadini e degli esponenti #NOTAP. Eppure sono arrivate sentenze dure e pesanti. Il tutto mentre nel contempo i vertici di TAP sono sotto processo per disastro ambientale, per le ragioni per cui i cittadini si oppongono all’opera.
Davvero inspiegabile.
Esprimo la solidarietà di Sinistra Italiana e la vicinanza alla popolazione del Salento. Ci siamo, siamo con voi.
Il dissenso non si arresta.
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