Fratoianni, Sinistra Italiana: giù le mani dai docenti

Nicola Fratoianni – Sinistra Italiana

GIÙ LE MANI DAI DOCENTI!

Rimango sinceramente allibito dalla lettura dell’ultimo post dell’on. Granato. Un concentrato di luoghi comuni e di disprezzo nei confronti di sindacati e precari della scuola. Sono loro, a suo dire, i responsabili principali della svalorizzazione della scuola pubblica.

Innanzitutto sarebbe bene ricordare che se qualcuno ha trasformato la scuola in un “ufficio di collocamento”,a farlo sono stati decenni di tagli e riforme sbagliate che non hanno fatto altro che ingrossare le fila del precariato con graduatorie stratificate e messe a disposizione estemporanee.

Solo in questo anno scolastico sono più di 170.000 i precari impegnati nelle supplenze e tutte le stime ci dicono che questo numero aumenterà di un ulteriore quarto il prossimo anno scolastico.
Ma se davvero tutti questi docenti stanno privando di un insegnamento di qualità le nostre giovani generazioni perché continuiamo a servircene?

Forse è proprio qui il problema, noi abbiamo proposto di rispondere all’emergenza educativa in atto con un piano assunzione straordinario che riesca in un triennio ad aumentare gli organici e ad eliminare la cronica “supplentite” del nostro sistema scolastico.

A meno che non si voglia accusare i precari anche di aver messo il Covid-19 in circolazione per sottrarsi da un test a crocette, unica strada indicata dalla Granato per poter certificare il loro valore e merito e salvare l’onore e la qualità della scuola, dovremmo tutti fare un bagno di realtà e trovare le giuste soluzioni alternative.

Nessuno vuole eludere, a causa dell’emergenza sanitaria in corso, la necessità di percorsi di selezione utili a certificare la qualità dell’insegnamento, neanche i sindacati e i docenti coinvolti, ma molte sono le strade alternative che sarebbero in grado di garantirla al pari, se non di più, della procedura concorsuale attualmente in campo. C’è bisogno solo della volontà politica di confrontarsi apertamente e trovare insieme alle parti sociali le soluzioni migliori.

La Granato afferma che “non vi è alcuna ragione” valida per non bandire i concorsi.
Sinceramente non riesco davvero a comprendere come si possa garantire lo svolgimento dei concorsi in questo contesto mentre non si riesce a garantire il rientro in classe degli studenti. A noi l’emergenza sanitaria di portata planetaria che stiamo vivendo pare una validissima ragione.

Per questo invito tutta la maggioranza a problematizzare fino in fondo l’impatto di questa emergenza sul futuro del nostro sistema scolastico, e anche a dimostrare un po’ di rispetto, senza cercare falsi capri espiatori di criticità che vengono da molto lontano e dipingere la classe docente precaria come ignoranti, accattoni in cerca di un facile posto fisso.

Proviamo a ragionare collettivamente, facendo tutti un passo indietro, per far fare due passi in avanti a tutta la scuola italiana.

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