ESSERE PROTAGONISTA
Prima che il Covid-19 facesse il suo ingresso nel mondo, ci sarebbero stati molti buoni motivi per iscriversi a Sinistra Italiana.
La destra nazionalista di Salvini e Meloni aveva una grande forza e si preparava a conquistare il Governo del paese.
Conte muoveva passi incerti in direzioni ambigue, oscillando fra grandi possibilità e forti delusioni.
Il PD restava quello che era, una grande incompiuta incapace anche solo di pensare di prendere per le corna il toro delle disuguaglianze.
Il M5S lo seguiva a ruota, stretto fra nostalgie gialloverdi, reminiscenze progressiste e un presente dove il suo unico orizzonte sembra il governo per il governo.
Ecco perché serviva una sinistra autonoma, coraggiosa e capace di stare in campo: per contribuire a fare muro contro le destre, ma spingendo il Governo a cercare la ragione della sua esistenza nella difesa dei più deboli, dei lavoratori e dell’ambiente.
Con tutti i suoi limiti e la sua conclamata insufficienza, io credevo che Sinistra Italiana fosse l’unico partito politico a sinistra da cui potesse svilupparsi un processo serio in quella direzione.
Poi è arrivato il virus accompagnato dalla crisi economica.
Ha dimostrato platealmente quanto fossero fondati i nostri allarmi sull’indebolimento a suon di tagli della sanità e della scuola pubbliche.
Ha squadernato l’insostenibilità del capitalismo globale.
Ha dimostrato la necessità delle nostre battaglie per un fisco più equo, per la riduzione dell’orario di lavoro, per il reddito incondizionato e per i servizi pubblici.
Ha rimesso al centro il ruolo dello Stato e costretto ad un passo indietro i custodi dell’ortodossia europea.
Ma soprattutto ha visto Confindustria dichiarare apertamente guerra ai lavoratori italiani.
Il programma è chiaro: a noi i soldi oggi, a voi i sacrifici domani.
Sono forti, determinati e più che mai padroni del sistema informativo.
Hanno la destra ai loro piedi e tanti balbettii dall’altra parte.
Ecco perché oggi più che mai è indispensabile che chi non ci sta si unisca per dare battaglia.
Dovremo lanciare questo appello a tutti nelle prossime settimane, perché ognuno senta l’urgenza di impegnarsi con noi.
Sinistra Italiana dovrà essere protagonista di un percorso di unità con tutti quelli che non vogliono dare per persa la partita del Governo del paese, nè tantomeno darla per vinta a Confindustria.
Il modo migliore di partecipare è tuttavia con la tessera in tasca di un partito che è sempre stato dalla parte giusta.
Nicola Fratoianni