Continuano a tagliare sulla salute.
Si fanno molte chiacchiere in queste ore sul Documento di economia e finanza del governo, legandolo anche alle prossime elezioni politiche. Tanti buoni propositi, in particolare sui problemi a maggior rilevanza sociale, come la salute, ma la verità è che si continua a tagliare.
Il Documento presentato dal governo, infatti, prevede continue riduzioni di spesa fino al 2020, anno in cui la spesa per la salute dei cittadini italiani scenderà al 6,3% del PIL.
Con buona pace delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, o della Corte dei Conti che all’inzio del 2017 ha lanciato l’allarme sulla tenuta del sistema sanitario nazionale.
E con buona pace anche di quei 12 milioni di italiani che ormai non si curano più, perché non hanno risorse per provvedere alle cure.
Un disastro vero e proprio, che ha avuto inizio circa 10 anni fa e che ha svuotato le casse della sanità di circa 25 miliardi.
Tutti a carico dei più poveri e dei più deboli.
O non c’è consapevolezza della situazione, o c’è un disegno molto lucido, che porta dritti alla privatizzazione e alla distruzione del dettato costituzionale sull’universalismo del diritto alla Salute.
C’è bisogno di una inversione di rotta urgente e di un’alternativa. E tocca a noi costruirla.
dalla pagina di Facebook di Nicola Fratoianni