Dal 1992 al 2018 #Whirlpool ha ricevuto circa 65 milioni di contributi pubblici, diretti e indiretti.
Solo nel 2018, quando il ministro era Carlo #Calenda, se ne aggiungono quasi 21 milioni. Solo l’anno successivo l’azienda annunciava di voler comunque abbandonare l’Italia.
Quando #Draghi ha firmato lo sblocco dei #licenziamenti la multinazionale ha avviato immediatamente la procedura di licenziamento collettivo. E oggi non ha alcuna intenzione di tornare sui propri passi.
Penso sia ora di stabilire una volta per tutte un principio molto semplice, basilare: se delocalizzi dopo aver preso contributi pubblici restituisci tutto alla collettività. Fine.
E credo anche che per quanto riguarda la Whirlpool le possibilità siano ormai soltanto due: tornare indietro e ripristinare il blocco dei licenziamenti (e magari impedire le delocalizzazioni) oppure affidare l’azienda a lavoratori e lavoratrici.
È ora di mettere il #futuro di lavoratori e lavoratrici prima dei profitti di pochi.
#SinistraItaliana#SIpuoFare#Reddito#Diritti#Dignità#StopLicenziamenti – https://www.facebook.com/photo?fbid=394107218741613&set=a.273804347438568https://www.facebook.com/photo?fbid=394107218741613&set=a.273804347438568